Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

nire direttamente prendendo in mano la cosa e decidendo a modo loro. L'importante non è che non sussistano divergenze di opinioni e volontà di far prevalere le proprie, bensì che ognuno sia disposto a stare alle regole del gioco, a lasciarsi convincere quando la propria tesi si dimostri infondata e ad a·ccettare comunque lealmente le decisioni prese e i programmi adottati. È proprio dal conflitto di opinioni e di volo11tà cui l'eventuale creazione di un ente metropolitano a struttura federale darebbe spesso origine che c'è da attendersi che possano scaturire le soluzioni migliori e le idee più fruttuose, non certo daila stasi, dallo spirito di cc routine », dall'acquiescenza alle inframettenze ed ai soprusi delle autorità « superi ori ». In questo senso anzi, l'adozione di un sistema metropolitano a carattere federale, dopo le prime naturali incertezze e difficoltà iniziali di assestamento, potrebbe offrire un vaHdissimo contributo in materia di sensibilizzazione dello spirito civico dei pri':7ati, di diffusione di un maggior senso di responsabilità in seno all'opinione pubblica in genere. Senza contare, ancora, che la presenza di un'autorità metTopoµtana unica, alla cui forma'Zione abbiano contribuito con il metodo elettivo sia direttamente i cittadini di tt1tta l'area interessata, sia i consigli dei vari comuni, varrebbe in molti casi a salvaguardare la· grande città capoluogo da veri e propri colpi di mano di natura politico-amministrativa effettuati da· gruppi poco scrupolosi, decisi a servirsi delle leve dell'autogoverno locale per ben altro che l'interesse pubblico. Basti pensare, a questo proposito, alla triste esperienza di Napoli sotto l'amministrazione Lauro ed alle incredibili vice11de del 11iano regolatore di Roma 21 • Al livello metropolitano, la concentrazione di pochi 1na influentissimi gruppi di interesse per imporre le loro pretese, i funambolismi di politicanti di terz' ordine per assicurarsi n1aggioranze ibride e per lo più effimere, ma non per questo meno catastrofìcl1e nelle loro conseguenze (bastano pocl1i mesi di an1ministrazione alla Lauro o alla Cioccetti per causare danni irreparabili), diverrebbero considerevolmente più difficili, grazie all'azione riequilibratrice del sistema di freni e contrappesi proprio appunto del sistema federale e alla possibilità di far sentire la propria voce sui problemi più im1Jortanti offerta pure all'opinione pubblica ed agli organi rappresentativi dei comuni circonvicini, meno suscettibili in certi casi di cedere alle pressioni dei potenti inte27 Per il caso di Napoli cfr. ora F. CoMPAG 1A, Lauro e la dernocrazia cristiana, « Opere nuove», Roma, 1960. 51 Bibl"otecaginobianco

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