, mostrando così t1na prudenza veramente eccessiva per t1n cc giornale di battaglia ». Dopo qualcl1e numero ebb'ero luogò le elezioni politiche e l'industriale fina11ziatore condizionò la continuazio,ne dei suoi aiuti a una linea politica decisamente ' andreottiana '. Il direttore Vergani si rifiutò e Il Bastardo non uscì più. Il 1957 segi1ò una netta ripresa dei giornali di istituto : Berchet, La Zanzara_ e, in minor grado, Mister Giosuè ed altri si liberarono di gran pa1te dei pettegolezzi e delle pretese culturali, diventando fogli interessanti, di facile lettura e di notevole diffusione. Il fatto nuovo destinato a determinar la linea di fondo della politica studentesca di quell'anno e del successivo fu lo svil11ppodi Gioventù Studentesca, l'organizzazione degli studenti cattolici. Infatti in quell' anno i cattolici uscirono dalla posizione di disinteresse o di sporadico impegno personale che aveva caratterizzato il loro atteggiamento nei riguardi del movimento associativo e tentarono di varare negli organi direttivi delle associazioni di istituto delle vere e proprie liste cattoliche con l'appoggio degli insegnanti di religione. La'. situazione, particolarmente pericolosa per l'autonomia delle associazioni, venne avvertita sopratutto al liceo Berchet, dove era professore di religione la ' guida' degli studenti cattolici, le cui iniziative. vennero denunciate in una' mozione come 11n grave tentativo di soffocare, attraverso la forza di Gioventù St11clentesca, quello1 spirito critico e quelle esigenze di rifor1ne che stavano alla base del movimento associativo. La mozione, di cui si parlò anche sul Corriere Lombardo, ebbe una notevole risonanza nella vita stt1dentesca milanese e la polemica si ria·ccese ben più forte quando sul Berchet apparve una serie di articoli molto critici nei riguardi dell'insegnamento religioso nelle scuole. La polemica si trasferì sulle colonne che il Corriere Lombardo metteva settimanalmente a disposizio11e degli stude11ti, e nelle sale di via Senato, dove sempre il Lombardo indisse periodiche riunioni, alle quali gli studenti presenta·- rono relazioni e presero parte a dibattiti sulla scuola. La prima relazione, su scuola' pubblica e privata, affidata a Claudio Risé e Luca Boneschi, entrava subito in polemica' coi cattolici mettendo in luce il contrasto tra il dettame costituzionale ( cc l'arte e la scienza sono liberi e libero ne è l'insegnamento ») e quello del Concordato ( « l'Italia considera fondamento e coronamento dell'istruzione pubblica l'insegnamento della Dottrina cristiana seco,ndo la forma ricevuta dalla tradizione cattolica »). L'impostazione decisamente laica'.·delle riunioni del Lombardo fece 108 Bibliotecaginobianco
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