Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

niaco. E sindaci sono stati pure i capipopolo che hanno portato, nei primi anni di questo dopoguerra, le bandiere dell'occupazione delle terre in testa alle colonne contadine: capi spericolati e autorevoli delle rivoluzioni bracciantili, fin quando i funzionari dei sindacati e del partito sono venuti a sostituirli, arriva,ndo d lontano con una tessera in tasca e un certificato di frequenza in una scuola di ''quadri" » 24 • Motivo, questo dei cc sindaci », che sembra monopolizzare l' attenzione del Musatti, quasi fosse la garanzia più sict1ra per la rinascita spontanea dei nostri paesi. Ma - ci chiediamo - bastano questi cc personaggi>>, bastano i vari Mulieri, Di Grazia, Chironna evangelico, i cc Figli del Tricolore », Croceo, Chiavane e Ninco Nanco - illustri briganti -, bastano, ci domandiamo, a darci una pur minima garanzia di fiducia nella capacità dei contadini n1eridionali a crearsi i mezzi e ad esprimere gli uomini capaci di amministrare le comunità, di perseguire una politica, di valutare e realizzare le esigenze della loro società e, assieme, di quella nazionale? Purtroppo non basta sapere che cc tra cinquanta piantoni uno deve essere il migliore » 25 , che cc il popolo è balocco e scemo » 26 , che l' cc Italia è mansionata da infami e da ladri » 27 ; e neanche basta questa rudimentale sagezza (che poi è assai vicina alla indifferenza del qualunquismo), questo senso elementare dei propri diritti e della propria attuale miseria, perchè possa credersi ad una coscienza politica sia pure embrionale. E neppure i cc sindaci » possono considerarsi i « quadri » di una simile società, gli esponenti più significativi e gli elementi più coscienti: in primo luogo perchè la « non-società » dei contadini 24 Op. cit., pag. 45. « Malgrado il cerchio di ferro in cui è stato mantenuto, il mondo contadino meridionale ha sempre saputo esprimere di tempo in tempo qualche leader di rustiche sembianze, venutosi a formare attraverso eccezionali, e talora stravaganti, esperienze, o per il concorso di casi fortuiti; una emigrazione ...; la mancanza di figli, che consente un reddito più elevato; un'esperienza religiosa, magari una permanenza in carcere, per altri. Sono questi i sindaci, che si incontrano come poveri paladini, campioni di coraggio e di saggezza, nei recessi più squallidi del Meridione. Eccezioni rare, e talora bizzarre, ma dimostrazione dell'aspirazione insopprimibile che il contadino meridionale nutre verso esperienze diverse, cultural1nente più elevate, aperte verso nuovi orizzonti » (pag. 70). 25 R. ScOTELLARO, Contadini del Sud, « Biografia di Andrea di Grazia », pag. 87 ss. 26 Ibidem, « Biografia di Michele Mulieri », pag. 31 ss. 21 Ibidem, pag. 48. 31 iblioteca Gino Bianco

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