confronti dei meridionali; e uno di questi studenti avrebbe detto: « sui quotiidiani nazionali, per esempio, appaiono queste offerte di lavoro: cercansi ingegneri purchè non laureati a Bari, Napoli, Palermo ». Ecco dunque la fonte delle polemiche accese poi a Napoli. Tutto vero quello che ha detto lo studente barese a Giorgio Bocca? O approssimativamente vero? O cc sentito dire »? Si tratta co,nunque di un esempio divertente della leggerezza con cui si deformano le notizie e si sollevano le polemiche campanilistiche. A proposito delle quali, però, 1nerita il più vivo consenso q11antoa «L'Europeo » ha dichiarato la studentessa Rosa Mignelli, interpellata da Bocca sui giudizi negativi o positivi che i meridionali danno dei settentrionali: « I giudizi negativi sono una manifestazione di campanilismo, anzi di ripicca cam,- panilistica. Dovrem1no vergorgnarcene come i settentrionali dovrebbero vergognarsi della loro alterigia. I giudizi positivi sono invece di due tipi: obiettivo e fatalistico. Sono giudizi obiettivi quelli che riconoscono nei settentrionali un modello da imitare, che si può e si deve imitare. Ma i giudizi fatalistici negano sia la possibilità sia la speranza. Essi sono del tipo: 'niente da fare, loro hanno il bernoccolo degli affari e no·i no'; 'sono più in gamba perchè la situazione geopolitica è quella che è '; ' è andata così, lassù le fabbriche e qui i braccianti disoccupati'. Io sarò una ragazzina, ma dico: qui se ci diamo da fare è possibile tutto. Costerà fatica o sacrificio, ma dobbiamo fare qualcosa con le nostre mani ». Guardiamoci, dunque, dai giudizi che sono dettati dalla ripicca campanilistica; ma guardiamoci anche dai giudizi che, per quanto obiettivi, riflettono un atteggiamento di riprovevole fatalismo: è un ammonimento, questo, che si può girare a tutti i giornalisti, di tutti i giornali, di Napoli e di Milano, di Roma e di Torino. I DUE GRANDI MALI che impediscono all'Italia di i1npostare una seria politica turistica sono la concezione monumentale che del fenomeno turistico hanno i nostri dirigenti, da un lato, e la dispersione territoriale e settoriale degli interventi a fa-uore del turismo, da un altro lato. Un tipico esempio di questa dispersione - di interventi, cioè, che sono ·dettati da pressioni politiche di categoria o di campanile - è stato recentemente citato da Bruno C aizzi in un articolo su cc Il Mondo » del 12 aprile : si tratta del « caso dell'Ente per la riforma e la valorizzazione del Fucino che ha gettato centinaia di milio>ninella costruzione di strade classificate turistiche, le quali si sono rivelate di nessuna utilità pratica perchè dovevano condurre i forestieri a Ovindoli, un paese di montagna che non era molto attrezzato per ospitarli, essendo sprovvisto perfino delle fognature ». Quanto a quella che abbiamo chiamato concezio.ne monunientale del turismo, essa trova la sua più eloquente manifestazione nella illusione che le Olimpiadi richiamino in Italia tutte le correnti turistiche e non ne allontanino ·nessuna: le Olimpiadi però si svolgono in un breve periodo di altissima stagione, proprio durante quei giorni in cui le correnti turistiche si riversano comunque verso il nostro paese e· si ramificano per i suoi vari circuiti; onde, fra coloro che o non si interessano di sport, o non hanno potuto assicurarsi l'alloggio negli alberghi e il 91 . Bibliotecaginobianco
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