di quelle professionali e di quelle elementari, cosl da aiutare il processo di continuo rinnovamento d~i metodi e dei conten11ti dell'insegnamento. Reclutamento, formazione e selezione dei maestri. - Più progredisco in questo discorso e più ne avverto insieme -la insufficier1za e la necessità. La insufficienza, perchè ciascuno degli argomenti trattati avrebbe avuto bisogno di esserlo coi dati alla mano, con una valutazione obiettiva di fatti ed ostacoli e con la corrispondente presentazione di proposte concrete, ed invece ha avt1to a commento co,nsiderazioni o ovvie o troppo vaghe. La necessità, perchè nel riprendere gli argomenti del discorso di Lecce - che tanti consensi avevano incontrato - mi sono avveduto in modo ancora più chiaro che la parte essenziale del problema scolastico meridionale non è quella, pure importaintissima, di carattere quantitativo {mancanza di aule e di attrezzature, incidenza dell'a11alfabetismo, sovraffollamento delle classi, e così via)-, be11sì l'altra, di carattere qualitativo, relativa appunto ai temi dei quali in qualche modo si è parlato a Lecce e in questa sala. Sebbene sia, perciò, convinto delle insufficienze di questo mio discorso, lo continuo e lo co:ncludo ritornando su di 11n altro dei problemi trattati a Lecce, quello del reclutamento, della formazione e della selezione dei maestri. per ogni tipo di scuola, ma particolarmente 11er qt1elle del grado elementare. Considero, infatti, qt1esto il più importante di tutti i problemi anche perchè potrebbe esser quello, agendo sul quale si potrebbero conseguire i maggiori e più immediati successi nella realizzazione di una politica di rniglioramento del sistema scolastico nel Mezzogiorno. Il reclutamento dei maestri nell'esercito senza speranza dei provvisti di diploma magistrale rappresenta ogni giorno di più un'impresa disperata, resa più incerta dalla precaria situazione in cui i prescelti restano per anni e daì modesti stipendi coi quali il loro lavoro è compensato. Se questo è vero per ogni parte d'Italia, il problema del reclutamento assume aspetti assurdi nell'Italia meridionale, dove maggiore è lo squilibrio tra occupati e disoccupati in qt1esto settore. Non è arrischiato dire che t1na moderna politica scolastica nel Mezzogiorno non ci sarà fino a quando questo problema non sarà rimesso sulle sue basi naturali, che sono quelle: a) del ridimensionamento degli istituti magistrali in modo da proporzionare l'offerta di 82 Bibliotecaginobianco
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