Nord e Sud - anno VII - n. 2 - marzo 1960

autosufficienza che, se apparentemente la rende più libera, di fatto la rende più povera. Non so se questo sia un principio a·ssoluto; mi sembra però che sia valido in regime moderno di democrazia politica totale. « Fare una rivista » o t1n cc gruppo di pressione culturale » non può in realtà considerarsi sostitutivo del « fare un partito », più di quanto fare un partito sia sostitutivo di fate una rivista, ecc. Il normale processo fisiologico della politica vuole che si faccia l'una e l'altra cosa: che si elaborino le idee e che si combatta direttamente - anche se non personalmente nel senso stretto della parola - per esse. Fare la' rivista o il gruppo di pressione può essere qualche volta la decisione di individui o di gruppi stancl1ì e logorati da una lunga e penosa serie d' esperienze, o anche semplicemente per studio e natura adatti a, questo; non è t1na risposta politica ad una crisi politica. D'altra· parte, è necessaria un'altra considerazione. In realtà, in quanto uomini o gruppi esplichino una funzione culturale, scientifica, educatrice, il loro pubblico non sono le forze politiche, ma tutto il mondo, la società, gli uomini colti d'ogni tendenza e fede, l'umanità storica del loro tempo e del tempo futuro. Funzione « politica », questa, . . in senso troppo vasto per soddisfare l'urgenza delle passioni e dei problemi politici concreti: chè se poi li soddisfacesse, non sarebbe più vera ed alta funzione politica e culturale, ma povero ideologizzare settario (come quello di tanta pseudo-cultura ufficiale nei Paesi a regime com11nque totalitario). In quanto cultura, il liberalismo come ogni altro ideale, non può vivere chiuso nei termini di se stesso, e di fatto se riesce ad esprimere qualcosa parla· a tutti. Ma non immediatamente: l'ordine di idee e sentimenti della politica rimane compreso, sì, nella attività culturale, ma non esaurito. Il problema dell'azione politica è solo rimandato. Certo, il rimandare può anche essere una risposta oggi, qui; ma purchè sia consapevole di quel che è, e non si soddisfi di se stesso, d'una soddisfazione illusoria. D'altra parte, ·se l'azione culturale è invece impostata non nei classici termini della ricerca' scientifica, bensì come impegno politico vero e proprio, soggettivamente per la passione che vi ~i reca, oggettivamente pel tipo della ricerca; osservazione politica, sociologica, economica, ecc., in funzione esplicitamente continge11te e in largo senso giornalistica, ingaggiata giorno per giorno nelle cose immediate, - ) a}~ra assai grande è il disagio di chi deve parlare da questa posizione • senza la vicina cassa di risonanza d'una nota e consona forza politica, cui si possa servire sì con libertà, ma anche con immediata coscienza 44 Bibiiotecagi nobianco

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