• parte di essi si trova raccolta in: « Il Mercato Comune e i suoi problemi », pubblicato nella collana Sa:ggi e inchieste intrapresa da « Opere nuove » : vi si ribadiscono « le ragioni ideali delf europeismo »; vi si co11futano cc le obiezioni politiche ai trattati di Roma »; vi si assume una parte difensiva nel « processo » che dai critici economici della « piccola ~uropa » si muoveva al Mercato com'Jl,ne;vi si ritrovano infine - sulla base di previsioni il cui valore principale consiste in una significativa anticipazione rispetto agli eventi - tutte le considerazioni che poi si sono fatte da molte parti intorno alle ragioni antieuropeiste per cui l'Inghilterra è ve·nuta perorando l'istituzione di una zona di libero scambio. Chi oggi volesse rendersi conto di che cosa è il Mercato Comune, così dal punto di vista economico come da quello politico, di come esso è nato, fra quali contrasti e in rapporto a quali problemi, nella bibliografia politica italiana non potrebbe trovare nulla di più illuminante al di fuori di questa ordinata raccolta degli articoli allora scritti da Renato Giordano. Ma il meglio di sè, come pubblicista politico e come esperto delle vicende e dei problemi internazionali, Renato Giordano lo ha dato nel suo ultimo libro, che è soltanto di pochi mesi or sono: cc La nuova front_iera », edito dal cc Miilino » nel giugno del 1959 e di cui è in corso -za traduzione per conto di un editore americano. Il libro è d(!dicato a Jeari Monnet e non crediamo clie ci faccia velo f aniicizia per l'amico perduto se affermiamo che è uno dei pochi, anzi dei pochissimi libri di politica internazionale - e di interesse per gli esperti e per i cultori di politica internazionale dei vari paesi, europei e non europei - che sia stato scritto in lingua italiana e che abbia al tempo stesso possi,bilità di risonanza anche fuori del nostro Paese. E per quanto ci riguarda non vi abbiamo ritrovato soltanto le « tracce di nostre frequenti conversazioni » (come r Autore stesso annunciava in una breve nota premessa al testo); ma vi abbiamo ritrovato, in una organica sistemazione, la rigogliosa fioritura di tutte le intuizioni che erano nate in co·mune dalle varie esperienze culturali e politiche per le quali siamo passati. C'è anzitutto il giudizio sugli Stati Uniti; sulla storia di ieri e sulle funzioni di oggi degli Stati Uniti, passati, dopo « il tramonto dell'isolazionismo », attraverso prove decisive, « dal New Deal al neocapitalismo », per giungere sulle soglie della « nuova frontiera »: « Max Lerner ha osservato che lo spirito della frontiera int11itoda F.J. Turner, fu reso possibile da una linea tripla di sviluppo, e cioè dalla 'frontier~' vera e propria ad ovest, dalla trasformazione industriale 11 Bibliotecaginobianco
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