Qualora la lotta ingaggiata in America avesse buon esito, è possibile prevedere, attraverso un calcolo estremamente semplice, come si svolgeranno le cose in un futuro forse non troppo remoto. Premesso che la settimana si compone di 168 ore, e di e_ssevanno riservate - secondo la proposta made in USA - 56 al sonno, 14 ai pasti, e 30 al lavoro, ciascuno· finirà per avere a propria disposizione la rilevante qua11tità di 68 ore, durante le quali egli potrà fare ciò che più gli aggrada. E' questo il tempo libero, il così detto tempus vacuum, cioè a dire quanto rima~e all'individuo, durante la giornata, una volta sottratte le ore impegnate, nel lavoro, oppure quelle dedicate alle necessità fisiologiche, insomma al sonno e ai pasti. Alla grande battaglia, intesa ad una diminuzione della giornata lavorativa, e, in generale, del periodo da trascorrere in officina durante la settimana, oppure nel corso dell'anno, hanno dato il loro contribu~o numerosi ~ filantropi: è per merito di Owen, se nel 1819 venne adottato in Gran Bretagna un provvedimento legislativo in difesa della mano d'opera minorile; zitelle dal cuore tenero e sensibile: le loro lacrime .di commozione e di angoscia di fronte a certe descrizioni, correnti nella letteratura dell'epoca, di fanciulli costretti per sedici ore e più nel duro lavoro delle miniere, sono state di stimolo e di sprone alla ricerca dei rimedi necessari per· porre fine a tanta vergogna; medici: le visite effettuate in occasione delle leve militari offrivano la prova ,del depauperamento in corso presso le varie generazioni dei lavoratori industriali; e, soprattutto, uomini di pensiero e di azione appartenenti ai movimenti socialisti e sindacali, corrucciati per uno stato di cose affatto insostenibile e decisi a salvaguardare l'eminente dignità della persona umana, vessata e compromessa nella sua libera disponibilità e nei suoi sacri diritti. Sotto questo punto di vista, anzi, l'intiera storia del movimento socialista può ben essere configurata - e non sembri un'affermazione irriverente - come una serie di tentativi volti a tagliare, nella giornata, fette sempre più larghe di riposo, e a diminuire, in contropartita, l'orario lavorativo. Tuttavia, impegno e ostinazione di politici, ardore di filantropi, e zelo di medici sarebbero stati, forse, invano, se nel frattempo la rivoluzione industriale non avesse prodotto conseguenze di sempre più vasta portata, e se in ogni settore la macchina non fosse venuta sostituendosi al lento lavoro manuale. (35] Biblioteca Gino Bianco
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