prima e di orientamento nettamente divergente. Qui, infatti, siamo di fronte ad un ampio e ambizioso sforzo di « apparentamento >> totale della ricerca sociologica alla ricerca scientifico-naturalistica nelle sue più scaltrite formulazioni. Il concetto di ·« middle-range theory >> e l'introduzione di procedimenti matematici sempre più complessi nella elaborazione dei dati, e nella formulazione di ipotesi e di teorie, si possono considerare come gli aspetti principali, a tutt'oggi, di tale tendenza che, consapevolmente o inconsapevolmente, muove verso una trasformazione della sociologia in una sorta, per così dire, di biologia sociale. Il positivismo, sconfitto come ragione esplicativa della totalità sociale, risorge in questa scuola più vigoroso che mai come ispirazione del metodo e come modulo (o mito) di assoluta scientificità. *** Non c'è _dubbio che l'influsso della sociologia americana su quella europea sia destinato a durare ancora, e in misura ed entro termini imprevedibili. E non c'è dubbio neppure che la seconda delle due principali direzioni sopra delinate della sociologia americana sia la più forte, la più sicura di sè e quella che, comunque, 1neglio ne esprime gli ideali e le più segrete tendenze. Tutti sappiamo che cosa abbia rappresentato e rappresenti nella cultura e nella società americane l'ideale della scienza come risolutrice di tutti i mali, fisici e morali. Ma questo ritorno alla scienza e alla sua « positività » è per la sociologia in generale ben lungi dall'essere espressione di particolari attitudini di un determinato contesto sociale. Lo ha sottolineato con particolare energia Theodor Adorno, allorchè ha notato : « La sociologia non filosofica si rassegna ad essere pura descrizione prescientifica di ciò che è il dato di fatto e che, privo di riferimenti col concetto dal quale viene mediato, rimane facciata, apparenza, insomma non vero. D'altra parte invece la sociologia, per rendere giustizia a quell'idea di scienza cui si è subordinata fin dalle sue origini e che è indissolubilmente legata alla parola positivismo, deve di necessità emanciparsi dalla filosofia » (15). Questo, dunque, il bivio innanzi al quale la sociologia contemporanea ha dovuto scegliere; e all'Adorno è sembrato che lo sviluppo della sociologia come scienza auto- (15) BCM 540, pg. 255. Biblioteca Gino Bianco [26]
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==