PROPOSTEE COMMENTI Una politica per gli investimenti Nel gennaio 1955, un Comitato di esperti presieduto dal Prof. Saraceno pubblicò lo « Schema di sviluppo della occupazione e del reddito in Italia, nel decennio 1955-1956 » meglio conosciuto comé Pia1io Tlanoni dal nome del compianto Ministro che ebbe ad ispirarlo. Si trattava di un pregevole cd in un certo senso originale studio che partendo dalla previsione di un incremento costante annuo del reddito nazionale nella misura del 5%, giungeva a ritenere possibile l'assorbimento della disoccupazione fino ai limiti frizionali nel termine di un decennio ed il raggiungimento del pareggio della Bilancia dei Pagamenti con l'Estero, previo un andamento favorevole del risparmio e del suo impiego. Altro obiettivo: il livellamento del divario esistente fra Nord e Sud. Lo « Schema » non scendeva a formulazioni concrete di politica economica, ma si limitava a fornire un importante strumento cli lavoro per decisioni governative che invece non seguirono, o, perlomeno, non furono coordinate el impostate con quella lucidità che la situazione italiana in materia occupazionale e di distribuzione dei redditi, invece, richiedeva. Cosicchè, come si ebbe modo di rilevare sul numero di giugno di questa Rivista, a quattro anni di distanza dalla prima enunciazione dello «Schema», il nostro problema principale, ossia quello della disoccupazione e della sottoccupazione, non sembra avviato a soddisfacente soluzione anche se il reddito medio annuo si è mantenuto ad una media superiore al 5% e anche se si è rag• giunto il pareggio della Bilancia dei Pagamenti con l'estero. La negatività del fenomeno è tanto più rilevante, quando si consideri che tutte le nazioni industrializzate nell'Occidente hanno da tempo conseguito il pieno • • 1mp1e~o. Nel corso di questi ultimi anni, alcuni avvenimenti hanno modificato l'ambiente esterno nel quale avrebbe dovuto operare lo Schema: il l\fercato Comune, la recessione 1957-1958, la convertibilità monetaria. Di conseguenza, [86] Biblioteca Gino Bianco
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