Nord e Sud - anno VI - n. 58 - settembre 1959

tnerciali. Il suo editore-direttore, Stoppelli, del tutto privo di esperienze giornalistiche, aveva notato l'assenza di giornalj e pensò di redigere un bollettino bisettimanale in cui riportare il testo dei comunicati-radio che sarebbe riuscio a captare e a stenografare, certo di ottenere dalla vendita un notevole guadagno. E, tra tutti coloro che avevano avanzato richiesta al governatorato inglese, l'autorizzazione alla pubblicazione fu concessa all'editore de Il Gazzettino, proprio per gli intenti commerciali che si riprometteva il suo promotore e la scarsa caratterizzazione politica che avrebbe distinto il periodico. « Il Gazzettino non sorge al servizio di alcuna tendenza politica - scriveva Stoppelli nella presentazione - esso è il giornale del popolo, di quel popolo ancora sano e cosciente. Doveri e necessità ci impongono, per ora, di astenerci dalle lotte di partito che porterebbero ad una inevitabile e disastrosa dispersione di forze. Oggi il popolo italiano è chiamato a risolvere un complesso di problemi di ogni genere, e locali e nazionali, che richiedono la cooperazione di tutti, di ogni tendenza, di ogni fede. Oggi, in cui è in gioco il nostro avvenire di uomini e di cittadini, è nostro dovere non lasciarci trascinare dalla lotta di partito. Noi dobbiamo guardare molto più innanzi )). Il foglio, a periodicità settimanale, ebbe buone tirature e notevole diffusione (tirava dalle 2000 alle 6000 copie per numero ed era diffuso in tutta la regione, e a Bari, Brindisi, Napoli), anche per merito di alcuni çollaboratori che vi impressero un carattere diverso da quello con cui era sorto. Ospitava scritti di ogni te11denza e intonazion_e, il che, pur accentuandone le infinite contraddizioni, lo rendeva un interessante specchio della vita della regione in quel periodo. Unico requisito richiesto agli scritti era che non sostenessero tesi « in urto con le autorità costituite )) e assai spesso l'intero n11mero veniva pagato da chi aveva interesse a pubblicarvi uno scritto, in massima parte cioè da ex gerarchi fascisti del luogo e da piccoli profittatori. Riportava i bollettini del Governatore militare e una vasta scelta di cro11acaregionale, relativa soprattutto ai reati di contrabbando e all'attività della commissione di epurazione; ma vi figuravano anche collaborazioni di qualche impegno (ad es. alcuni scritti di Brancatisano su Croce e di A. J acoviello (2) sul marxismo). La mancanza di una linea di orientamento preciso de Il Gazzettino si manifestò anche attraverso il (2) Attualmente capo dei servizj esteri de L~Unità. [93] ·sibliotecaginobianco

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