Nord e Sud - anno VI - n. 58 - settembre 1959

essendo solo in parte l'espressione e la voce dell'ambiente culturale e politico della regione e molto più estrinsecazione di limitati e chiusi interessi di categoria; sicchè - ai ·fini della nostra indagine - è più interessante prendere nota dei tentativi di stampa più propriamente politici che si sono avuti, dal '49 ad oggi, nelle due provincie lucane. Tra essi troviamo, insieme a giornali di scarsissima diffusione (quali l'Eco di Matera (1949), organo ufficiale della Curia Vescovile; Lucania "Lavoratrice, dello stesso anno, della Federazione provinciale di Potenza del P.S.L.I.; Gazzetta Lucana, sempre del '49, settimanale di politica e agricoltura, di intonazione socialdemocratica; Rinascita Lucana, stampata a Matera nel '53 dal parlamentare comunista Bianco), anche un giornale di notevole rilievo come Lucania Nuova. Il periodico uscì stampato a Napoli dall'agosto del '51 al dicembre del '52, diretto nominalmente dal senatore Francesco Cerabona (uno dei notabili della cc vecchia guardia prefascista )) che nel '48 scelse la via del Fronte Popolare e che da allora è stato sempre rieletto nelle liste del P.C.I., come indipendente di sinistra), in verità compilato dallo stato maggiore dei Comitati per la Rinascita del Mezzogiorno. Sorto con il preciso intento di fiancheggiare la penetrazione frontista agitando le aspirazioni regionalistiche e le rivendicazioni delle popolazioni meridionali, e in un momento in cui la propaga11da del Partito Comunista registrava al Sud i maggiori successi, il giornale assolse sempre con una certa omogeneità il proprio compito di foglio battagliero al servizio di un partito che sapeva mimetizzarsi dietro formule e sigle suggestive (7). In Lucania Nuova, accanto all'articolo di politica interna e e al commento politico sulla situazione regionale, trovano ampio spazio la trattazione di problemi di categoria, e notiziari per braccianti o salariati agricoli; perfino in terza pagina sono ospitate inchieste e relazioni sulla situazione economica e sociale della regione, mentre .nulla è concesso alla (7) Così si legge nella presentazione: « Da tempo e da più parti siamo stati sollecitati ad assumerci l'onere di dar vita ad un organo di stampa che fosse la voce genuina e unitaria delle classi lavoratrici, dei ceti produttivi e delle forze democratiche della nostra regione ... A tutte le forze sane e coscienti del lavoro e della proc;luzione, come pure agli uomini di cultura da cui si eleva sempre più forte e vibrata la protesta per un simile stato di abbandono e di arretratezza, si rivolge Lucania Nuova che vuol essere la bandiera del loro diritto alla vita ed al progresso umano e civile sancito dalla Costituzione >>. [101} ibliotecaginobianco

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