Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

assorbire quel senso evasivo e geloso del legame sessuale sul quale essi si fondavano; negli intrecci di fumetti e « fotoromanzi » per adolescenti la presenza muliebre assume un ruolo nuovo e simbolico. Non si tratta più delle sportive, autoritarie ragazze che accompagnavano gli eroi della fantascienza americana nelle loro passeggiate tra gli astri, o di quelle che, vestite soltanto di una pelle di pantera, fiancheggiavano le acrobazie dei Tarzan moderni. Nel fumetto all'italiana continuano a dominare i temi cari alle collane di narrativa popolare. Il romanzo rosa, che già aveva adattato i propri personaggi alle esigenze dell'avventura, ora li ridimensiona sui suggerimenti della realtà più tenebrosa e patetica: un tipo di donna procace e sfuggente, maliardo e generoso, sensitivo e virile è spesso il centro emotivo della narrazione. Le infime scorie del neorealismo cinematografico movimentarono per un certo tempo (tanto per rifarci all'esemplare più noto del genere) le pagine dell'Intrepido. Nel 1946, l'ormai veneranda serie intitolata « Cuore garibaldino>> si popolò di S.S. che, tra una retata e l'altra, insidiavano donne per bene, di ragazze « traditrici » della Patria (e della Morale) in quanto «collaboravano» con l'invasore, di generici tipacci da « realtà romanzesca >>d, i profughi male in arnese, di paracadutisti alleati nascosti nei covoni, di sacerdoti antifascisti che finivano, per soverchia generosità, nella « tana .del leone», e che comunque se la cavavano benissimo con l'aiuto deìla Provvidenza, contribuendo a risolvere, in extremis, situazioni sulle quali incombeva lo spettro della fucilazione. Il protagonista, Leardo, era identico a Dick Fulmine, l'eroe del fumetto 1940; le ragazze si chiamavano Milena, Frida, Gioconda. Il disegno diventava fotografico; il racconto per iinmagini si frazionava in una serie di primi piani che seguivano la vicenda con lenta minuzia; le didascalie e i dialoghi ondeggiavano tra il fare· sbrigativo e confidenziale della parlata « neorealistica >>e le irrinunciabili suggestioni romantiche, che finivano per rifugiarsi tutte in uno spreco, generoso e pudibondo, di puntini sospensivi. . Ecco, ad esempio, un brano di racconto ambientato nel periodo della occupazione tedesca. Una ragazza, passeggiando nei campi, si imbatte in un soldato americano « piombato dal cielo» in abito adamitico: « Gioconda improvvisamente inciampa e cade in un cespuglio. Con suo grande sgomento si avvede che ha inciampato in un uomo. - Oh, mio Dio! - Shut) Shut. Ascoltare, tu procurare ve'stiti me? ... - Io? Ma chi siete voi, siete [51] -- Bibliotecaginobianco

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