I Ginevra 1955-1959 di Renato Giordano In un articolo scritto su « Foreign Affairs >> del gennaio di quest'anno ( 1 ), George F. Kennan ha spiegato l'evoluzione del suo pensiero, dai tempi in cui formulava la dottrina del containment, all'attuale fase, in cui appoggia il disengagement. L'ex Ambasciatore a Mosca sostiene che fra le sue due posizioni non v'è contraddizione, ma solo evoluzione, cioè adattamento alle nuove esigenze della scena politica internazionale. In polemica esplicita con Acheson, Kennan afferma che la sua politica del containment fu concepita per arrestare le mire espansive russe in Europa, cioè come politica negativa e funzionale, senza la pretesa di essere una risposta definitiva ai problemi lasciati irrisolti dalla guerra mondiale. Oggi - così continua la tesi dell'ex Capo del Policy Planning Staff del Dipartimento di Stato - le esigenze della scena internazionale sono mutate. La minaccia russa all'Europa non si manifesta più nella forma di · dieci anni fa; ed i paesi europei non sono più prostrati come alla fine della guerra. Quindi il problema di fondo della politica mondiale non è più il contenimento, ma il disengagement. Non c'è contraddizione fra fase-contenimento e fase-disimpegno: c'è invece un fenomeno di sclerotizzazione mentale nella concezione di coloro che, ciechi di fronte agli sviluppi della situazione, continuano a voler applicare alla realtà di oggi lo schema del contenimento, valido solo per la realtà di ieri. Nel ripensamento di Kennan -c'è, a me sem·bra, il succo delle posizioni di coloro che premono per u.t;iatteggiamento nuovo, o come è di ( 1 ) Cfr, Di$~ngagement revisited, gennaio 1959. , [7] Bibliotecaginobianco
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