trc1nendissima guerra. Oggi sono stato al tribunale di guerra a testimoniare: ho per necessità di cose dovuto assistere a vari processi. Ti assicuro che l'orrore e la miseria infinita di un campo di battaglia fa meno ribrezzo di tutte le miserie morali e umane che il tribunale deve taglia.re con un taglio netto. Ho veduto condannare a vent'anni un soldato siciliano che si era sparato un colpo di fucile alla mano per sottrarsi ai rischi: l'altro giorno ne vidi altri tre, e purtroppo erano siciliani, processati per lo stesso reato. È un reato frequente fra i siciliani, e per la diffusa ignoranza e per un morboso senso della famiglia: perché del resto i soldati siciliani li ho se11titi lodare come ottimi anche da ufficiali continentali in genere poco be11disposti: casi individuali che non alterano la massima generale: e perciò . ' . p1u penosi. Eppure lo spettacolo del risveglio terribile sotto la sentenza tremenda di quelle anime crasse ed ebeti è quanto mai straziante per chi non ha fatto il callo a simili scene. Perciò preso da una specie di ribrezzo, cercai di non aggravare il mio imputato, pur senza violare il giuramento di veridicità. Alla stessa. Z.d.g., 12 gennaio 1917. Mi sento molto rimoto da quel che ero prima della guerra anche in fatto di studi: non so dire con precisione: ma sento che devo superare la parola del cannone, il che, più che non paia, implica una profonda trasforn1azione dei problemi. Certo non sarà un affar semplice raccogliere il povero testone inselvatichito come la vigna di Lorenzo Tramaglino: vorrei parlare con persone colte, risentire mille voci e mille impressioni ora remote come il mondo della luna; in una parola .ripigliar me stesso in raccoglimento e quiete,' prima di riprendere il filo della mia opera mille volte • intermessa. A Casimiro Zona (1 ) Z.d.g., 2 maggio 1917. ... e passo assorto nel pensiero delle care lontane le giornate tutte eguali e tutte simili. Ho una grande nostalgia ·della mia Sicilia tanto bella quando gli aranci sono i~ fiore. Anche qui il gramo Carso ha sentito la primavera ( 1 ) Suo cognato. rs31 L .J . Bibliotecaginobianco
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