Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

Alla stessa. Z.d.g., 30 agosto 1916. Chissà perché oramai nella testa di tutti s'è formata la convinzione che la guerra volga alla fine. Eppure mi pare ben lontana la Germa nia dalla coscienza della sconfitta e •della rassegnazione. È ver.o che una tale coscienza si può formare in pochi mesi: sarà un risveglio terribile per q uei cani. Che il castigo sia terribile per quella gente che respingeva fuori da sé e dal proprio spirito tutta l'umanità e l'opera secolare di stirpi glorios e: come quella degli ebrei! Adesso chi sa dove ci manderanno! Ogni trasf erimento mi colpisce come una mazzata per le fatiche immense che implica. Spostarsi cogli obici da 280 come con una batteria da campagna l'è un affarre sfibrante, e tutti dal capitano all'ultimo dei soldati sentiamo il peso spave ntoso del materiale. Ma che sia per il meglio e benedirò ogni mia tribolazio ne. Alla stessa. Z.d.g., 4 dicembre 1916. le lettere tue mi portano qui in guerra un soffio della pace della famiglia mia. Come desidero anch'io il nostro nido caro di Cefalù: di condurre le figliette nella casa paterna! Povere figliette errabonde! ... cresceranno insieme come due passerette care, si faranno compag nia, empiranno d'allegria la casetta come una primavera perpetua, con l e figliette vicine non mi sarà triste invecchiare: ogni anno che passerà me le vedrò più care, più belle, più fiorenti: contemplerò la giovinezza vicin o a me. Oggi 4 dicembre abbiamo festeggiato S. Barbara patrona degli artiglieri: a·bbiamo avuto a pranzo due ufficiali d'una batteria vicin a. Se domani sarà buon tempo prevedo che si scatenerà l'azione. Di q ueste notti il cànnone urla spesso. Alla stessa. Z.d.g., 10 dicembre 1916. ho ricevuto la tua lettera, mi consolo che Ezio (1 ) sia scampato al pericolo. Mi fa un senso di pena pensare alla sua nave: ma ormai mi vad.o assuefacendo al pensiero e alla visione delle perdite tremende di questa ( 1 ) Il cognato marinaio. · [52] Bibliotecaginobianco ·

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