nell'epilogo del gioco stesso; sul traguardo - a premiare le fatiche del protagonista, dispensatore di pugni e di proiettili - c'è spesso, in attesa, il Bene. Non si è mai posto abbastanza l'accento sul fatto che quasi tutti i per .. sonaggi da fumetto - che sono stati impiegati, in Italia, come maschere comiche o avventurose ad uso dell'infanzia - costituiscono in An1erica, da decenni, anche il più accessibile repertorio di immagini e sensazioni per milioni di adulti (84 ). In tale repertorio, le comic strips delle origini rappresentano il momento della farsa, a tratti amara, inquietante, scarna come sa esserlo l'umorismo vero; l'avventura è invece il dramma borghese, spigliato violento farraginoso e mediocre, a lieto fine. Nella loro velleità di distaccarsi dal quotidiano per partecipare di una esistenza disordinatamente istintiva, i protagonisti del nuovo genere - apparte11gano essi al fumetto realistico di tipo western o gangsters, o alle vicende di fantascienza - raffigurano per altro la « pars construens >> di una efficacisismamitologia di massa, laddove i comics della prima maniera erano stati sovente, sotto le loro apparenze fanciullesche, una meticolosa, arguta demolizione delle abitudini mentali dell'americano medio. Meno interesI • sante, sotto il rispetto estetico, delle antiche vignette, meno ricca di spiccate individualità artistiche, la « maniera forte >> del fumetto americano ha tuttavia delle risonanze sociali di valore incalcolabile. L'estrema elementarità del suo linguaggio grafico, la sua concretezza quasi allucinata, la pugnace « antipoeticità » ( che è un riflesso, in fondo, del suo conformismo) la introducono d'autorità tra i più potenti veicoli di propaganda del mondo moderno, tra quelli che in America si chiamano, appu11to, i mass media. Una ( 84 ) Si calcola che i comics - intendendosi compresi in questa dizione sia le storie << divertenti >> che quelle avventurose - vengano letti, negli Stati Uniti, da oltre 80 milioni di persone, cioè da più della metà degli abitanti di età adulta che leggono giornali e da una percentuale ancora maggiore di bambini (dal 60 al 75 per -cento). Perfino tra gli abbonati ad un periodioo relativamente di élite, con1e la Saturday Review, si trova il 35, 9 per cento di lettori abituali di fumetti, oltre ad un 18 per cento di lettori << saltuari ~. I comic books hanno raggiunto negli Stati Uniti una circolazione mensile di 90-100 milioni di esemplari, qualcosa come un miliardo e più di esemplari acqu,istati· ogni anno. Nel periodo che va dal 1940 al 1955 fu spesa, nell'acquisto di fumetti, una somma complessiva superiore a quellà destinata, negli stessi anni, all'acquisto di libri di testo per tutte le scuole primarie e secondarie. Cfr. William Albig, Modern Public Opinion, New York, 1956. [101] Bibliotecaginobianco
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