sono all'origine della costituzione del Centro è stata posta in rilievo dal Prof. Tocchetti, preside della Facoltà di Ingegneria, nella c onferenza inaugurale del primo ciclo di manifestazioni promosse dal Cen tro. Ma l'altro elemento interessante che caratterizza l'attività della nuova ist ituzione è dato dal fatto che essa chiede esplicitamente la collaborazione di a ltri settori, anche estranei aJla Scuola, ma ugualmente interessati all'approfo ndimento dei problemi della pianificazione. Tra gli obiettivi del Centro è quello di consentire ai giovani studiosi, indipendentemente dalla loro preparazione professionale specifica, di allargare il campo delle loro conoscenze ai problemi urbanistici delle città e dei territori meridionali, e di contribui re alla formazione di tecnici capaci di operare in questo settore. 11nostro Co rrado Beguinot, che si è intrattenuto, nel corso della manifestazione inaugurale, sul pr ogramma che ci si propone di svolgere, ha osservato acutamente ch e esiste attualmente uno sfasamento tra gli sviluppi urbani, da un lato, e le concrete possibilità strumentali di attuazione dei « piani », dall'altro. È un problema che la_ moderna scienza urbanistica, la quale non intende limita rsi allo studio degli aspetti tecnici e « scenografici » dei piani, ha ben presente; si spiega quindi come tutta l'attività sarà indirizzata ad approfondire taluni aspetti della pianificazione, mediante ricerche critiche e metodologiche sui problemi relativi allo sviluppo delle nostre città, e del Mezzogiorno in pa rticolare. Questi problemi impegnano, oltre gli urbanisti, i politici, gli e conomisti ed i sociologi. Sembrano discorsi ovvi; ma chi ha esperienza della vita meri dionale sa bene che non sempre si tiene conto, nell'operare concreto (qu esti sono anni di movimento, di interventi pubblici e privati, di iniziative de stinate ad incidere sensibilmente sull'ambiente e sul complesso della vita economico-sociale delle regioni meridionali: si pensi ai programmi edilizi realizz ati e da realizzarsi con o senza il contributo statale, all'attività degli Enti di Riforma e della Cassa del Mezzogiorno, ai programmi di industrializzazione i n corso di elaborazione), di alcune verità elementari: come quella, ad esempio, la quale afferma che una determinata politica di investimenti implica n on solo l'avvio di una serie di fenomeni sociali e di modificazioni urbanistich e, ma anche, correlativamente, di situazioni che a loro volta condizioneranno gli sviluppi di quella stessa politica. Se il Centro dunque ha un'ambizione, essa consiste nel disegno di volei, contribuire a formare, diffondendo la mo derna cultura urbanistica, gli « specialisti della pianificazione ». Il programma del primo anno di attività è quindi tutto imperniato sulla esposizione e la discussione, aperta anche a quelle persone ch e verso i pro.; blemi della pianificazione hanno un interesse non specialistico, ma più gene:. ralmente culturale, delle posizioni e delle tesi del pensiero urbanistico con- . temporaneo. I promotori hanno ritenuto che fossero necess ari, preliminar- (45] Bibliotecaginobianco ,,,.---
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