Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

~ccettare come fatale in futuro il trionfo della dittatura - l'aspettativa di una risposta positiva. Per il Kohn invece l'interrogativo della domanda è retorico; ìo storico americano de L'Idea del nazJionalismo dimostra, negli scritti raccolti nel volumetto di Opere Nuove di cui qui si dà notizia ai lettori, che « l'opinione corrente sul ' tramonto dell'Occidente' e della sua civiltà liberale risponde piuttosto a un deside:riio o a un timore che a un'accorta considerazione delle conquiste e delle debolezze sia del moderno Occidente che dei suoi avversari ». « Sarebbe fatale - egli avverte nell'introduzione - per la sopravvivenza della moderna civiltà occidentale se essa trascurasse le minacce e le sfide alle quali è stata e continua ad essere esposta nel ventesimo secolo, o se minimizzasse le debolezze e le deficienze dell'Occidente stesso. Ma l'Occidente ha scoperto nella sua tradizione liberale il mezzo per sfidare e superare queste debolezze. Pur rimanendo dolorosamente conscio delle sue imperfezioni, esso può trovare nei suoi atteggiamenti recentemente mutati nonchè nella coscienza· della sua risposta a grandi e decisive sfide, una fonte di speranza e di rinnovata forza ». La disamina del Kohn, che non trascura nessuno degli elementi di crisi manifesta tisi negli ultimi decenni e considera freddamente gli errori anche rccen ti commessi da alcuni alleati atlantici, riesce convincente perchè affida ai fatti la dimostrazione della tesi. La quale può così riassumersi: esiste ed è operante unà sostanziale unità del mondo libero, unità che ha le sue radici nella comunanza di ideali (pr•incìpi di rispetto della libertà e dignità umana), e di fini politici (costruire una comunità internazionale basata sugli stessi princìpi). All'idea dell'Occidente, cioè all'individuazione del comune patrimonio culturale e morale dell'Europa occidentale e degli Stati Uniti, è anche dedicato l'altro saggio dell'Editoriale Opere Nuove) cui abbiamo prima accennato, la Storia di un'alleanza - genesi e significato del Patto Atlantico) del nostro De Caprariis. Si tratta di un libro che ci piace presentare ai lettori di Nord e Sud con le parole stesse della premessa introduttiva, dicendo che esso non vuole essere un racconto dettagliato delle vicende che portarono alla conclusione del Patto Atlantico; l'A. ha inteso invece « suggerire le linee ài una storia etico-politica dell'alleanza atlantica, in cui i fatti fossero presenti tutti senza essere particolarmente menzionati, tranne quando era necessario per dare maggior rilievo al discorso, di una storia che facesse attenzione alle grandi correnti culturali, alle rivoluzioni economiche e politiche, piuttosto che al gioco diplomatico ». Ma è proprio questo, del saggio del De Caprariis, il caso di uno di quei libri che non sta a noi recensire, tanto l'attività dell'autore è strettamente connessa al lavoro di questa rivista. Nella stessa collana « Saggi e inchieste » stanno poi per essere pubblicati altri due « titoli >. Il primo rac<;oglierà una serie di scritti di uno studioso [124] Bibliotecaginobianco

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