Se si esamina la dinamica demografica nei tre tipi di aree si osserva che il massimo incremento nel periodo tra il 1861 e il 1955 si è avuto nelle ASU mentre l'incremento più basso si è avuto nelle AS. Tra il 1861 e il 1955 nelle << aree di sviluppo ulteriore» si è localizzato il 39% dell'incremento della popolazione residente, benchè al 1861 la popolazione di queste zone non rappresentasse che il 23% della complessiva popolazione meridionale, mentre nelle << aree di sistemazione>>, che al 1861 avevano il 49% della popolazione del Sud, si è localizzato il 32% del complessivo incremento della popolazione nel periodo considerato. - · Quanto alla composizione della popolazione attiva nei tre tipi di aree, si osserva il peso preponderante dell'agricoltura nelle << aree di sviluppo integrale >> e nelle AS, mentre nelle ASU la popolazione attiva dedita alle attività extragricole supera il 76% della totale popolazione attiva. I rapidi cenni descrittivi che abbiamo fornito confermano che i tre tipi di aree identificate corrispondono di fatto a tre realtà diverse esistenti nel Mezzogiorno. Da una parte aree (le ASU) facenti capo ai principali capiluogo e nelle quali ha finito con l'accentrarsi una rilevante proporzione della popolazione meridionale; aree favorite dalla prevalente caratteristica di territori di pianura e di collina che esercitano, come vedremo meglio, una rilevantissima forza di attrazione nei confronti delle attività economiche, specie di tipo industriale. Dall'altra le ASI, zone prevalentemente collinari e di pianura, in cui vive una popolazione abbastanza densa; si tratta di zone caratterizzate soprattutto dalle attività agricole e mine- · rarie e nelle quali le possibilità di sviluppo vanno viste appunto a partire dalle attività primarie, con buoni sviluppi anche nel campo industriale, specie in quello più, legato ai prodotti del suolo e del sottosuolo. Le « aree di sistemazione >>, per contro, sono le aree montane meno densamente popolate e nelle quali l'evoluzione stessa della popolazione - che riflette non una diversa dinamica naturale ma gli intensi movimenti migratori verificatisi costantemente - è prova delle modeste opportunità di occuoazione e di reddito che esse offrono . .L L'AZIONE IN coRso E LE ZONE «OMOGENEE>> INDIVIDUATE - Se si esamina ora la localizzazione degli interventi pu~blici in atto nel Mezzogiorno nei tre tipi di aree individuati, si può avere una importante indicazione circa le caratteristiche finora enunciate. I dati di cui si può disporre a questo [35] Biblioteca Gino Bianco
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