Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

non superiore ad un terzo del movimento delle persone fra il nostro paese e l'estero. È questa, anzi, la ragione preminente nel determinare la forte sfasatura che, ogni anno in misura crescente, si registra fra la popolazione presente e quella residente nel nostro paese e che, come abbiamo visto, era calcolata ad 1.300 unità al 31-XII-1957. Per gli anni intercensimentali il sistema di rilevazione del fenomeno non consente tuttavia un'analisi territoriale del fenomeno ed offre soltanto un calcolo generale relativo al complesso del· paese. È comunque di sicuro interesse - nonostante l'esiguità della misura in I cui il movimento con l'estero incide sul movimento generale delle residenze - stabilire quali siano le provincie più impegnate almeno nel settore delle cancellazioni per l'estero. Diamo pertanto di seguito l'elenco delle cancellazioni annuali da ciascuna provincia distinte in cancellazioni per l'interno e cancellazioni per l'esterno (vedi la tabella alla pagina seguente). Come si vede, le province di Campobasso, di Catanzaro e di Cosenza sono costantemente le p~ù impegnate nell'emigrazione verso l'estero, seguite dalle provincie di Chieti, L'Aquila, Avellino, Benevento, Salerno, Foggia, Bari, Potenza e Reggio Calabria. Le meno propense ali' emigrazione verso l'estero sono invece certamente le provincie di ·Napoli, quelle pugliesi di Brindisi, Lecce e Taranto e quella di Matera; ma poco impegnate i~ questo senso appaiono anche le provincie di Pescara, Teramo e Caserta. Anche a questo proposito va tuttavia notato che in specie l'ultimo anno del nostro periodo ha segnato un netto incremento del movimento verso l'estero in · tutte le provincie. 2. Il movimento migratorio secondo le classi di ampiezza dei comuni. - Se la differenza di comportamento delle varie provincie per quanto riguarda la destinazione nazionale o estera della loro emigrazione è in fin dei conti una differenza di carattere esteriore; certamente più interna al movimento migratorio e più importante ai fini di una discriminazione di esso secondo i luoghi di provenienza è la differenza di comportamento dei vari comuni considerati secondo l'ammontare della loro popolazione. Abbiamo distinto a questo proposito cinque classi di comuni: la prima formata dai capoluoghi di provincia; la seconda dai comuni che alla data del 31-XII-1957 avevano una popolazione superiore a 30.000 abitanti; la terza dai comuni che alla stessa data avevano una popolazione da 20.001 a 30 [80] Biblioteca Gino Bianco

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