« la creazione rapida di u-n regime democratico e lo sviluppo econornico del paese », e per avere aggiun,to che << per fare questo occorre credere che il regime eapitalistico è trasformabile dall'interno e che lo stato borghese non è un'entità fissa». Tuttavia, aggiunge la nota, non si comprende dal riassunto dell'Avanti! se Basso, personalmente, crede queste cose. Le man.do a parte il testo integrale del mio intervento, dal quale vedrà che non- solo credo queste cose, ma che esse costituiscono il nitcleo della mia politica, di quella politica di alternativa democratica che vado da anni sostenendo come la sola politica socialista valida oggi in Italia. Le basterà del resto dare 'ttno sguardo alla mia rivista Problemi del Socialismo, che Lei riceve in cambio di Nord e Sud, per rendersi conto che essa è tutta impostata sulla battaglia contro il neomassimalismo e su un'interpretaziorie democratica del marxismo, come del resto rilevava anche II Mondo nel suo u,ltimo numero datato 7 ottobre. Anche il Principe senza scettro, tanto vituperato dalla Sua rivista, si inquadra in questa impostazione. Nella lettera di Lelio Basso vi sono anzitt1tto alcune •precisazioni particolari, poi viene adombrato un tema che resta per noi di fondamentale interesse e che era appunto accennato nei due commenti redazionali di Nord e Sud del luglio e dell'agosto 1958. Poichè questo secondo è assai più importante delle precisazioni, conviene sgombrare rapidamente il campo da esse, per poter poi discutere, senza impaccio, ciò che sta più a cuore a noi e, credo e spero, a Basso. l) Nel commento a Il principe senza scettro scrivevamo che l'Autore aveva tracciato un breve quadro dello svolgimento da un liberalismo chiuso e ristretto fino alla democrazia sociale dei giorni nostri; osservavamo che una simile prospettiva escludeva la <e necessità della rivoluzione », dello scontro inevitabile tra buoni e cattivi, e aggiungevamo che, a voler tradurre in termini politici una simile versione, bisognava che i socialisti mettessero da parte le escatologie e le palingenesi, che si otterranno una volta per tutte per preparare un piano di riforme. Lelio Basso replica che le palingenesi non si otterranno una volta per tutte perché ... Marx prevedeva un lungo periodo di lotte! 1\llaforse che il cinquantennio di lotte non sarà sempre, nella previsione socialista, uno scontro tra buoni e cattivi? E la palingenesi che seguirà lo scontro non sarà conquistata, secondo la mitologia marxista, una volta per tutte? Pure· tutto ciò è secondario: quello che conta è che la prospettiva suggerita ne Il principe senza scettro pareva escludere la necessità ferrea della rivoluzione: la esclude anche Lelio Basso membro della Direzione del PSI? 2) Nella stessa nota di Nord e Sud dubitavamo che ci si potesse ancora [117] ,. Biblioteca Gino Bianco
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