al 28 %: quota, affermano i responsabili dell'ENI, che << è la massim~ tecnicamente possibile nell'ambito delle disponibilità finanziarie del Gruppo, tenuto conto delle esigenze di normale svilupp.o ed ampliamento delle attività e degli impianti esistenti, ubicati per la maggior parte nel Nord» (dal testo del programma quadriennale d'immobilizzazioni tecniche del gruppo ENI, pubblicato in appendice alla relazione sul bilancio del Ministero delle Partecipazioni Statali; cfr. Mondo Economico, supplemento n. 41, ottobre, 1958).Con un ragionamento come questo - ambiguo, se non tendenzioso e fondato comunque su argomenti che richiederebbero una documentata dimostrazione - si afferma esplicitamente la discutibile tesi che in linea di principio gli ampliamenti al Nord devono vantare un diritto di priorità sugli investimenti nel Sud, di qualsiasi natura. Di qui la necessità di un programma aggiuntivo: per << portare la quota di investimenti nel Mezzogiorno ai livelli previsti dalla legge >>e per « avviare un adeguato programma di sviluppo delle attività nucleari, in maniera da contribuire efficacemente al superamento della grave crisi nelle disponibilità di energia . elettrica che già si preannunzia per il prossimo decennio>>. Ma a questo punto, sorge << un grosso e pertinente. interrogativo»: sembra che l'ENI, per realizzare il suo piano quadriennale, << dovrà ricorrere al finanziàmento del mercato perchè attualmente non ha disponibili le somme occorrenti » (24 Ore dell'8 ottobre). Questo e non altro, infatti, si deve dedurre dall'affermazione che si legge nel testo del citato programma quadrientiale di immobilizzazioni tecnich.e del gruppo ENI: << il programma di base è stato formulato tenuto conto soltanto delle disponibilità finanziarie già acquisite dall'ENI >>.Che valore effettivo rimane al1lora (quando si pensa anche agli impegni mediorientali dell'ENI) al programma aggiuntivo? Che a1 bbiano assai meno torto di quanto non si creda coloro i quali muovono all'ENI l'accusa di essere assai più sollecito dello sviluppo economico , dell'Egitto che non di quello del Mezzogiorno? Quanto al piano quadriennale dell'IRI, nei comunicati ufficiali che si sono letti sulla stampa non si è trovato alcun riferimento all'impegno di localizzare nel Mezzogiorno il· 40 '% degli investimenti. Un tale rif erimento lo si trovava invece in coda al testo integrale del piano allegato alla relazione sul ·bilancio del Minis_terodelle Partecipazioni Statali: e si trattava di un frettoloso balbettamento di taluni argomenti che vorrebbero valere come giustificazione, ma che s.onodel tutto inaccetta1 bili; tanto inac- , [9] Biblioteca Gino Bianco
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