Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

Una flessione più lieve denunciano invece i socialdemocratici. La DC ha in lievissima misura guadagnato rispetto al '53: per le sezioni consider~te, infatti, essa ha ottenuto il 26,9 % dei voti nel '53, il 12,1 % nel '56, ed il 28,4 % nel '58; mentre il PMP, dal 61,8 % del '56, è sceso al 34,0 % delle recenti elezioni: questa cifra, insieme alla percentuale dei voti andati ai covelliani, dà per i monarchici una indicazione di regresso molt o notevole rispetto alle amministrative, e di ritorno alle posizioni del '53; ed è un dato che rivela chiaramente come ci si trovi qui, ormai, ne lla fase djscendente della parabola del monarchismo, anche in una zona pi ù facile a cedere alle suggestioni << lazzaronesche >>. Quanto ai comunisti, essi, dal 23,3 % del '53, sono passati al 14,9 % nel '56 ed al 22,6 % nel '58, con una perdita finale molto leggera. Ma su questi risultati va osservato, innanzitutto, che la leggera perd ita del PCI è compensata dall'aumento dei suffragi del PSI (5,4 % nel '53; 3,5 % nel '56; 6,6 % nel '58); in secondo luogo, poichè il comportamento delle sezioni considerate non ·è uniforme, accade che dove i voti dei comunisti e1ano pochi nel '53, essi sono in aumento nel '58. In complesso, quindi, si può affermare che negli ambienti sottopro letari il PMN conserva tuttora il primato relativo dei voti, situazio ne senz'altro anomala rispetto al comportamento generale del Paese e della stessa città di Napoli considerata nel suo insieme. Non si tratta però di una manifestazione di chiara volontà politica e sociale : il voto di queste zone indica, semmai, che le precarie condizioni di vita e di lavo ro dell'ambiente, la composizione sociale, i rapporti specialissimi che legano tra di loro persone che sono costrette a vivere gomito a gomito in ca seggiati malsani e sulle strade che rappresentano la scena dell'avventura quo tidiana, creano il terreno adatto alle fortunose avventt1re politiche _degli improvvisati seguaci dei Savoia e di intraprendenti business-men locali. Se nel sottoproletariato è nato, e - come abbiamo visto - anc ora vegeta, il PMP, il ceto sociale, invece, che ha opposto maggiore resistenza alla penetrazione laurina è - alla luce di questa indagine - quel lo operaio. A questo riguardo, abbiamo considerato i risultati raccolti in tre sezioni, scelte a Bagnoli ed a San Giovanni a Teduccio. Precisa mente, [92] Biblioteca Gino Bianco ..

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