il P.C.I. ha registrato un incremento di più di 60.000 voti: ma so lo 14.000 sono dovuti al.l'elettorato cittadino. La novità più saliente è senza dubbio quest'ultima, cioè l'aumento del P.C.I. in una zona dove, per analogia con le tendenze espre sse dagli altri distretti del << triangolo >>, ci si poteva aspettare che fosse costretto invece a segnare il passo. L'esame dei risultati della votazione per l' elezione della Camera mostra che il grosso dei nuovi voti è stato conquistato nella parte del territorio forese che è posta a nord della metro· poli, e più precisamente in quella parte dell'Alto Milanese c he costituisce il distretto più intensamente industrializzato del Paese: la Brianza :Nlilanese. Intendiamo qui la Brianza nell'estensione indicata da una recente pubblicazione dell'Amministrazione provinciale di Milano dedicata al fenomeno dell'immigrazione: la parte centrale dell'Alto Milanese,. esclusi qt1inc1ii comprensori di Trezzo e Cassano da una parte, e quello, di Rho dall'altra. Della Brianza fanno parte città come Monza e Sesto S. Giov anni .. cittadirie come Seregno, Cinisello Balsamo, Paderno Dugnano, Vimercate, grossi paesi come Desio, Lissone, Meda, Giussano, Cesano Maderno,. Bollate) Limbiate, Seveso. Questa zona è stata sempre, dall'inizio dell'industrializzazione in poi, 1néta di correnti immigratorie; ma a partire dal 1945· l'immigrazione ha cominciato ad aumentare in misura imponen te. Delle oltre 200.000 persone che fino ad oggi sono immigrate sta bilmente nel territorio provinciale (escluso il capoluogo) la Brianza ha assorbito oltre jl 50 ~{, contro il 4,7 % dei comprensori di Trezzo e Cassano, il 17,8 % delle zone di Rho, Legnano e Nlagenta, e il 26,7 % del Basso Milanese. Quest'ultima percentuale però a sua volta si riferisce per quattro quinti ad immigrati provenienti dalle altre provincie lombarde: costorocostituiscono il 56 % del totale degli immigrati in tutto il territorio forese,, seguiti dai veneti con il 20 %, e dagli immigrati dall'Italia centrale e meridio,nale con il 17~{. Il resto proviene dalle altre regioni dell'Italia setten-• trionale. Una parte degli immigrati 11elterritorio provinciale in u n seconclo tempo si trasferisce a Milano; viceversa, una parte di coloro che in, un primo momento si stabilisce nella metropoli, in seguito sfoll a verso i paesi del circondario, così che i due movimenti finiscono pressoché per • compensarsi. L'immigrazione nell'Alto Milanese è destinata (come si è avuto occa- [82] Biblioteca Gino Bianco
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