sollecitazioni provenienti dalla grapde stampa di informazione, quasi tutta orientata a favore del partito liberale, delle destre, e delle correnti moderate della Democrazia Cristiana. Un ,discorso più complesso andrebbe fatto per la rappresentanza parla-- mentare democristiana quale è risultata dal voto del 25 maggio. L'efficacia della pressione svolta a fav.ore del partito di maggioranza relativa dalle gerarchie ecclesiastiche e dalle organizzazioni cattoliche è un dato innega·bile e permanente della vita politica italiana; ma le pressioni sono più producenti nel convogliare l'elettorato verso la D.C., anziché nell'orientarne le preferenze in contrasto con gli indirizzi del gruppo dirigente del partito. Nel complesso per l'elettore cattolico il partito nel suo insiemè è più importante che l'orienta.mento su problemi particolari di equilibrio interno o di interesse di determinati gruppi di p,ressione. Se guardiamo alla composizione interna ·della rappres,entanza democristiana della Camera (quella senatoriale è meno indicativa, perché eletta a scrutinio quasi uninominale), ricaviamo che la massima parte degli eletti il 25 maggio ap1 partiene alle correnti di maggioranza e a quei gruppi contro i q·uali si è accanita la propaganda discriminatoria degli ambienti clericali e della stampa di destra. Questi risultati ·dipendono anche, in parte, dal fatto che molti elettori esprimono una generica approvazione o disapprovazione della politica del partito; ma· l'alto numero delle preferenze che si sono registrate· indica che gli elettori che non hanno rinunciato alla f~coltà di scelta consentita dal voto preferenziale si sono comportati con notevole in-dipendenza di giudizio dalle pressioni delle ,organizzazioni collaterali e dei gruppi organizzati extrap.olitici. Certi risultati provereb,bero anzi che l'elettore abbia voluto reagire a queste pressioni, non. tenendo in conto gli elenchi d·ei candidati « da votare e da non votare». È vero che moltissimi deputati democristiani (quasi il 90 per cento) militano nelle file dell'Azione cattolica; 1na è altresì evidente che sia la d~slocazione politica della maggior parte di essi, sia la scelta fatta dagli elettori risultano in. singolare contrasto con le indicazioni forni te al corpo elettorale dagli am·bienti vicini alla presidenza dell' ACI tramite i Comitati Civici. Ciò non deve meravigliare se, di là dalle apparenze, noi fermiamo per 11n momento l'attenzione s.ul fatto che la <<democrazia>>diventa adl1lta nel nostro paese, e le ma·sseentrano finalmente nella vita dello Stato: l'equiJi1briodi infll1enza dei gruppi di pr,essione, che caratterizza :11eiperiodi di [52] Biblioteca Gino Bianco .
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