guenza dell'applicazione di una moderna ed efficace formula organizzativa, mentre il rapporto comune tra gruppi di pressione e partiti politici viene parzialmente rovesciato, per organizzazioni di q,uesto tipo l'agitazione dei problemi professionali e di settore è in funzione e al servizio delle correnti politiche. Potrem·mo anche qui riferirci agli aspetti mac·roscopici del sindacalismo operaio; concepito n.on soltanto dai comunisti come « cinghia di trasmissione» della volontà del partito; ma accanto ai maggiori sindacati numerose \ . altre organizzazioni professionali si sono costituite ad opera dei partiti; in questo anzi potremmo affermare che i più attivi sono_stati i co·munisti, che hanno promosso la costituzione di moltissime associazioni di categoria, e ne hanno sostenuto strenuamente le particolari rivendicazioni. Sta di fatto quindi che la fenomenologia dei gruppi di pressione in Italia non può ignorare il rapporto tra alcuni di questi e lo schieramento tli sinistra; e sarebbe interessante approfondire il comportamento dei gruppi controllati dai socialcomunisti, perché vedremmo come l'esasperazione rivendicazionistica di interessi particolari sia stata assunta a tattica costante nel corso di agitazioni promosse dall'opposizione di sinistra. Naturalmente è ovvio che il sostegno offerto dal P.C.I. alle rive11dicazioni di una qualsiasi categoria ha uno scopo preciso, e si inqua<lra e si gi11stificanei piani di lotta del partito. <<. I comunisti - ha scritto Gaetano Salvemini, a proposito della mobilitazione delle più diverse categorie - cer,cano ovunque i punti di appoggio per sollevare il più esteso malcontento possibile, e non per proporre rimedi che attenuino il disagio. E in quel lavoro per reclutare comunque malcontenti promettono ,tutto a tutti, anche se quel che fanno sperare agli uni fa a pugni con quello che fanno sperare agli altri » (3 ). In altri termini, i << sezionalismi » patrocinati dai comunisti, il cosiddetto « corporativismo di sinistra» sono stru1nentali rispetto alle esigenze di un partito che in questa fase parlamentare della st1a lotta deve allargare al massimo la sfera della propria influenza e convertire in voti ogni consenso generico, anche occasionale. Ma se la fedeltà alle impostazioni ideologicl1e non può essere deteriorata dai successivi adattamenti della tattica - che di questo, e non di altro ( 3 ) GAET~No SALVEMINI: Scritti sulla questione meridionale, pag. XXXIV - To• rino, 1955. [36] Biblioteca G.inoBianco ...
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