Ciò posto, quale conclusione è da trarre dall'affermazione dello Spairµ: che, nella polemica, ha mostrato cc più ponderata ragione » il giovane giornalista democristiano, e, per contrario, colui che ha cc ceduto alla fantasia e al gl1iribizzo » è stato il decrepito, più o meno rincitrullito e misoneistico Fausto Nicolini? Quale conclusione? Nè più nè meno che questa: che lo Spaini ri- . tiene il giova,ne giornalista democristiano miglior loico non soltanto del fantasioso e ghiribizzoso Fausto Nicolini, ma anche dell'altro fantasioso e ghiribizzoso Benedetto Croce. Povero e caro Croce! Egli previde, sì, che, dopo la sua m·orte, tanta brava gente, pur continuando a saccheggiare i suoi scritti, si sarebbe sfogata a drr di lui tutto il male possibile. Previde, sì, per ripetere la stessa cosa con altre parole, che anche a lui sarebbe accaduto ciò che accadde ad Aristotele e allo Hegel: che coloro i quali si sarebbero affannati maggiormente a gettarlo gitì dal piedistallo, sarebbero stati, in quell'atto medesimo, costretti a fare i conti con lui. Una cosa, invece, non previde quando ricostitùi in Italia il partito liberale: che uno scrittore che si professa Liberale si sarebbe voluto cavare il gusto di lanciar contro di lui una serie di sassolini, e sia pure attraverso la i11terposta persona d'un modesto famulus) che ha procurato di fare del suo meglio nell'eseguire una volontà, iteratamente ed energicamente espressa, prima di morire, dal suo duca, signore e maestro. Del qual mi par di vedere l'indimenticabile sorriso canzonatorio, con cui lassù, negli Elisi, avrà accolto l'implicita sbalorditiva affermazione, che, persino in fatto di vis logica., l'autore della Logica come scienza del coricetto puro s'è rivelato inferiore a un giornalista nemn1en di primo piano. FAUSTO NICOLINI ,, [93] Bibloteca Gino Bianco
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