Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

ducati 622.173. Soltanto il piccolo comune di Scanno mar1dava a svernare in Puglia 121 mila capi di bestiame! Un secolo e mezzo dopo tali cifre si era~o già ridotte di un terzo. Per dare poi un'idea del benessere che regnava in taluni piccoli centri dell'Alto Abruzzo, valga l'esempio di cinque picco.Ii paesi montani ·(O·pi, Scanno, ·villetta Barrea, Pescasseroli, Barrea e Civitella Alfedena) che insieme, nel 1909, contavano ancora 143 mila capi ovini, occupando stabilmente 1871 persone, contro le 66 dì oggi! In queste condizioni bisogna intepretare nei suoi reali aspetti la situazio.ne della mont~gna. Essa vuole, si, meno gente, ma più armenti; per cui occorre fare di tutto affinchè gli animali risalgano dalla pianura al monte. Non ci si illuda sul fatto che i pascoli appenninici possan·o essere sfruttati soltanto, dai greggi stanziali: non sembra che su questa strada si possano fare sensibili 1 progressi. Il monte devono risalirlo gli armenti del piano. Il carattere sociale del,la pastorizia st::t proprio nella millenaria trasmigrazione, dalla quale i territori appenninici, più di quelli della pian11ra, traggono ragioni di vita; e non i territori soltanto, ma le genti montanare. I tecnici. hanno smentito con i dati alla mano il luogo comune che la pastorizia non risolve l'aspetto sociale del problema montanaro e non offre possibilità di occupazio•né della mano d'opera nella stessa misura degli altri rami dell'agricoltura. È risultato, da esatti calcoli, che l'occupazione offerta dall'industria armentizia, e la ricchezza che scaturisce dalla zootecnia, è tre volte maggiore di quella che genera la cerealizzazione. E ciò indipendentemente dagli sviluppi e dai rapporti con non poche attività industriali alle quali è legato l'allevamento ovino. Occorre dunque prendere i~ seria considerazione tutti questi fattori determinanti di uno stato di tensione politico-sociale pericoloso ed incerto. Di fronte alla constatazione di cosi reali bisogni - e noi ci siamo limitati ad esaminare solo qualche aspetto del problema - a·p•pare più che logica la preoccupazione espressa dagli ambienti responsabili abruzzesi, di cui si so,n fatta eco alcuni parlamentari, nel progetto cui abbiamo fatto cenno all'inizio di questa nota. MARIO ARPEA Cronaca di un processo Si è svolto recentemente a Napoli un processo degno, a parer .nostro, di attenz1·one ben magg·1·ore d1· quella ad esso dedicata, per motivi facilmente intuibili, dalla stampa locale. Si trattava del procedimento penale a carico di R. Cutolo e A. Maggi (ris-pettivamente direttore responsabile e redattore di un setti~anale lau- [88] BiblotecaGino Bianco

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