re qualcosa di •più, allora c'è ancora una volta contraddizione tra quello che si è voluto e quello che si è fatto e tra quello che si vorrebbe e qu ello che si fa. Dov'erano in realtà i socialisti tra il '47 e il '53? Confinati in una opposizione di regime, essi sono venut i meno alla più elementare norma di una costituzione democratica (anche se non è « scrit:ta » ), che cioè l'opposizione controlla, critica anche violenteme nte il governo, si •prepara a sosti- • tuirlo, ma non minaccia il regime. Tra il '4 7 e il '53 i socialisti l1anno preferito l'opposizione al Piano Marshall alla lotta per le autonomie, l'opposizione al Patto Atlantico alla lotta p er la Corte Costituzionale, la raccolta di firme -pei partigiani della pace all e garanzie per la libertà di stampa. E oggi ancora scrivono che i principi d elle democrazie occidentali, che le garanzie costituzionali che queste hanno. escogitate ~ono sacrosa11te, e poi manifestano altre ... vicinanze spirituali. S e Lelio Basso avesse voluto contribuire seriamente ad una sempre più piena attuazione della Costituzione, sia pure solo con un libro, avrebbe dovuto lasc iare da ·parte il repertorio della propaganda, la ricerca dei boucs émissaires, la facile visione in bianco e nero; e, applicando coerentemente i principi en unciati nelle prime settanta pagine del Principe sen,za scettro a dieci anni di storia italiana, avrebbe dovuto cercare di intendere quello che veramente è successo in Italia in dieci anni. Avtebbe riscattato se stesso dall'accusa di incoerenza e contribuito a chiarire le idee a molti suoi compagni cli partito. N. d. R.- Post scriptum. - Si è lasciata qui da parte la discussion e di alcune ) affermazio·ni del Basso che toccavano s olo di scorcio il tema che ci interessava svolgere; ma non si può passare sotto silen,zio che le osservazioni che l'Autore fa sul superamento della divisior ie dei poteri mostrario quanto poco egli abbia meditato questi tenii, così d al pun,to di vista storico, come da quello istituzionale. II coordinamento dei coordinatori Uno dei maggiori a·ppunti che si erano finora mossi alle innumerevoli realizzazioni dell'edilizia residenziale sovvenzionata (INA casa, INCIS, UNRRA casas, case. popolari, case minime, ecc.) era la man canza di un · coordinamento delle varie iniziative sia fra di loro che con la vita e la struttura urbana dei centri in cui veniv ano realizzate. I Comuni, che dovevano procurare agli Enti costruttori le aree fabbricabili, orientavano di preferenza la propria scelta sulle zone •più economiche, o su quelle già di loro proprietà: di conseguenza, i nuov i gruppi di case sorgevano qu,a e [76] Bibloteca Gino Bianco
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