tt1ati su taluni spostamenti confermano la maggiore mobili tà dei giova11i lavoratori. Ad esempio l'età media del personale retribuito a ore della Régie Renault trasferito da Billancourt a Flins è di 32 anni, co ntro 39 anni e dieci mesi per l'insieme del personale di Billancourt retrib uito a ore. La Francia è appunto il paese dove si osserva forse il maggior nu1nero di giovani capi di famiglia che emigrano avendo figli in tenera et à. Questi lavoratori si preoccupano appunto dei figli, per i quali ritengono che non vi sia avvenire sul posto. Essi pertanto se ne allontana110 più fac ilmente perchè rion hanno ancora dovuto affrontare le difficoltà legate al la necessità di far cambiare scuola ai figli. Altri aspetti della situazione familiare possono egualment e interve- . nire. È tradizione nell'Europa occidentale che alcuni figli di famig lie numerose emigrino: gli è che la fattoria in cui vive la famig lia può assicurare il sostentamento solo di uno o di due dei figli; gli alt ri si recano in città per trovare impiego nell'industria o nell'amministrazio ne, o addirittura assumono su di sè i rischi di un viaggio transoceanico, meno preoccupati di quanto lo sarebbero i figli di famiglie poco numer ose all'idea di dover abbandonare i loro genitori quasi soli. La situazione professionale può anch'essa, a seconda dei casi , costituire un fattore favorevole o sfavorevole alla mobilità. È indubbio che i lavoratori specializzati abbiano maggiori possibilità di impiego f uori della loro regione; spesso si ricorre ad essi nelle regioni in espansione e si danno loro più frequenti occasioni di spostarsi. Al contrario, l'assenza di qualificazione costituisce certamente un ostacolo alla mobilità. Ma i manova li sono d'altra parte più inclini allo spostamento di quanto lo siano i lavoratori specializzati. Quanto più elevata è infatti la specializzazione, tanto p iù i lavoratori hanno la possibilità, in caso di difficoltà economiche, di riman ere sul luogo: sia perchè, poco numerosi, trovano nella regione un impi ego analogo a q11elloesercitato per l'innanzi, sia perchè possono sempre a dattarsi ad un altro tipo d'impiego. Soprattutto in Italia il tasso di avvicenda mento annuale dei lavoratori specializzati è particolarmente modesto: rag giunge solo il 6,9 % per i 600.000 lavoratori occupati dalle imprese che sono state ogg·etto di una recente inchiesta. Altra constatazione è che gli operai specializzati migrano soltanto se sono attirati da vantaggi notevoli, mentre il manovale ha l'abitudine di [92] Bibloteca Gino Bianco
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