Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

1rievitabile la migrazione. Inoltre, le imprese industriali non possono essere obbligate a stabilirsi in un luogo che ad esse non sempre conviene; per cui, pur essendo desiderabile il trasferimento dei capitali, è ugualmente necessaria la migrazione di manodopera. In tal modo, i movimenti migratori nell'Europa contemporea hanno ormai caratteri del tutto diversi da quelli del passato; nè gli emigranti sono rdù uomini sull'orlo della disperazione o individui particolarmente audaci. 2 - Le dz'ff erent1:forme di· mobilz'tà e d-i mz'grazione. Si è constatato nella maggior parte dei paesi che le migrazioni avvengono per tappe successive. L'operaio che le circostanze economiche portano a non lavorare nel luogo di sua residenza cerca innanzitutto di trovare un'occupazione in una località non troppo distante, sicchè resti possibile uno spostamento quotidiano. Infine, quando, sommando gli inconvenienti di questo sistema e quelli di una migrazione vera e propria, la bilancia pende a favore della seconda) si adotta la decisione più i1npegnativa. Ecco perchè la mobilità del lavoro può rivestire varie forme prima di determinare la migrazione vera • e propria. Che cosa si intende precisamente per mobilità del lavoro? Sin dalla fine del secolo scorso questo termine fu impiegato per designare sposta111entidi lavoratori. Successivamente la mobilità del lavoro fu de.finita moL)ilità geografica, o orizzontale, per distinguerla dalla mobilità sociale, o \erticale, relativa ai mutamenti di posizione dei singoli nella scala sociale. La mobilità orizzontale può applicarsi sia a individui che a gruppi. Se si dice, ad esempio, che l'operaio americano è più mobile di quello europeo, si intende che è meno radicato e più facilmente disposto a cambiare luogo di lavoro e di residenza. Quando si parla di migrazione, invece, non si tratta più di una nozione applicabile a determinati individui o a gruppi n.umerosi, ma a frazioni notevoli della popolazione. Ci sono diversi criteri per classificare le differenti forme di mobilità. Dal punto di vista geografico si distingue la mobilità interna (regionale o nazionale) e la mobilità internazionale (intraeuropea o intercontinentale). Dal punto di vista del tempo si distinguono la mobilità giornaliera da quella settimanale o stagionale, e gli s·pos.tamenti a carattere permanente. Ma la distinzione più importante è forse qt1ella relativa alla natura del fenomeno. Se è dovuta alla sola decisione dell'individuo in cerca di lavoro , [89] ·Bibloteca Gino. Bianco \

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