Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

loro forniti. È un punto sul quale bisogna necessariamente far leva con gli strumenti dei quali disporrà la Comunità. Niente !però p,otrà essere più importante che inga,ggiare tutti i Paesi in un movimento di espansione, evitando che questa sia frenata ad ogni minuto per difficoltà nella bilancia dei pagamenti. * * * Altra condizione dello sviluppo economico di tutte le Comunità è quello c11e consiste nel saper disporre della parte migliore delle risorse della 1nano d'opera. Vi è nel ra'pporto di Bruxelles) che ha p·reparato le basi della negoziazione del Trattato di Roma, un paragrafo accettato all'unanimità: cl1e indica come la Comunità tenda ad impiegare quella mano d'opera disponi1bile che appare come un peso per alcuni Paesi, mentre invece è una risorsa dell'Europa. Ma bisogna poi vedere quale sia la migliore politica da adottare a questo fine, poichè il principio del movimento stesso della mano d'opera è stato definitivamente previsto dal Trattato. Per la sovrabibondanza della popolazione non si conosceva una volta altra soluzione che la emigrazione; ma questa è una soluzione parziale; vista da vicino, anzi, a1 ppare come una lacerazione del tess11todemografico del Paese di partenza. Infatti, approfondendo il problema dal punto di vista economico, si può dire che certi movimenti di emigrazione rendono più difficile lo sviluppo delle regioni da cui ,partono le correnti di emigrazione, poichè questa rap·presentanza sempre, in fin dei conti, una riduzione della proporzione della popolazione attiva che serve a soddisfare i bisogni della popolazione totale. Bisogna dunque cercare se non esista una soluzione, per lo menoparziale, che sia insieme più umana e più economica di quella dell' emigrazione; che renda possi,bile al tempo stesso le trasformazioni tecniche e le localizzazioni delle industrie nei luoghi ove ci siano risorse di materie prime ed energetiche. Bisogna studiare come riuscire ad accelerare lo sviluppo in maniera più umana ed economica, dove ve ne sia carenza, e come ridurre i movimenti necessari di mano d'opera in modo che risultino accettabili dal punto di vista umano e vantaggiosi del punto di vista • econorruco. [62] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==