Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

da principio la mano d'opera; si tratta essenzialmente di potere contare sullo stesso sviluppo di queste economie regionali in un complesso economico e territoriale più vasto. Riferendoci come pietra di pa~agone agli s:balzi che conoscono, nel loro sviluppo, i Paesi nuovi, come quelli dell'America del Sud o dell'Africa - ove si verificano interruzioni nel ritmo di espansione mondiale, perchè ad un tratto gli s1 bocchi si chiudono - l'apporto della Comunità Europea è fondamentalmente quello di dare la possibilità di una espansione staJbile. Non è dunque la sola soppressione dei dazi doganali e dei contingenti. La costituzione di una unione doganale è solo un mezzo, mentre lo scopo finale è lo sviluppo di una politica economica unitaria diretta verso la ·stabilità della es·pansione. Per lo sviluppo delle regione inizialmente meno favorite l'essenziale è di ottenere, nel futuro, i loro approvvigionamenti alla ·pari con le regioni più favorite d'Europa ed a costi più bassi. Sappiamo ormai quello che è stato possibile fare per assicurare alla siderurgia i.taliana degli approvvigionamenti di rottami di ferro a condizioni infinitamente più vantaggiose di quelle di cui essa ha beneficiato nel proprio mercato nazionale is.olato. Ciò è la riprova della possi1 bilità che offre allo sviluppo di una industria bene organizzata l'approvvigionamento ottenuto sullo stess.opiano di concorrenza. L'effetto del MEC dovrebbe essere uguale a quello della CECA; ma, questa volta, nel ·più vasto ambito di tutte le possibiltà economiche che derivano dall'applicazione del trattato di Roma. Questo, come im·portante risultato della soppressione dei contingenti e dei diritti di dogana; poichè si tratta infine di poter accrescere la efficacia degli investimenti, necessariamente massicci, senza i quali non c'è sviluppo economico possibile. Si conoscono le possibilità di sviluppo che sono connesse a quegli investimenti pu1 1Ybliciche esigono un impegno .l?articolare del popolo italiano; ma qui si tratta anche di conseguire approvvigionamenti regolari di materie •prime, e attrezzature, nelle condizioni più vantaggiose. Intendiam·oci, questo non significa necessariamente che non ci sarà bisogno ·per gli approvvigionamenti ad altire industrie, situati in altri Paesi. Lo scopo del MEC non è di sostituire· delle produzioni ad altre, ma di garantire a tutti la possibilità di diventare ogni giorno produttivi, più efficienti, più moderni. [59] ' Bibloteca Gino Bianco

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