' l'ENI nell'Italia meridionale è più che evidente: e cos.1la demagogia liberista di Malagodi, De Micheli, Sturzo, Lauro, Dosi, ecc. pretende di limi-- tare, interpretare restrittivam~nte, 1a politica di preindustrializzazione, la ripartizione degli investimenti nel senso indicato dallo Schema Vanoni,. ~ I~ dotazione di infrastrutture per il Mezzogiorno. Mentre, invece, ai fini della sollecitazione di una corrente di investimenti ,privati nazionali ed· esteri nelle regioni ·meridionali, è necessario intensificare e dilatare la politica delle infrastrutture, non meno di quella degli incentivi. Ma è necessario altresì, sempre a questo fine, di creare adeguati, efficienti strumenti di canalizzazione: << organismi che amministrano ! ondi altrui, tra i quali le cosid·dette 'fondazioni ' (culturali, ·di beneficenza, ecc.), gli investiment trust (per capitalisti più prudenti), le financial co·mpanies· (per quelli più arditi)>> (12 ). E.sem·pi? C'è l'Istituto per lo sviluppo delle attività produttive (ISAP), costituito nel 1955 dall'IMI, dalla Banca del Lav.oro, dalla Mediob,an·ca, dal Banco di Napoli e dal Banco di Sicilia (capitale: 2 miliardi) per ~11tegrare,partecipando al rischio diretto delle imprese, ·gli sforzi degli op,eratori privati impegnati o impegnabili alla I creazione di nuovi im·pianti industriali nell'Italia meridionale e insulare. E ora c'è anche una ,costituenda Società Finanziaria Siciliana che,.« non su,bito, ma nel volgere di un quinquennio », ·potre}jbe assolvere a una importante funzione di reperimento, in Europa e fuori d'Europa, dei capitali ind·ustriali necessari allo svilu·ppo della Sicilia, perché << organizzata in ·modo da essere in continuo contatto con tutti i ·mercati finanziari internazionali» (13 ). Perché infatti proprio l'esperienza dell'ISAP insegna che << le difficoltà frap1 poste allo sviluppo industriale di regioni economicamente arretrate » non derivano << esclusiva1 mente o prevalentemente » dalla scarsezza di capitali << dis.posti ad investirsi in attività ,produttive ubi ... cate in quelle zone>>. C'è anche la quasi totale inesistenza di iniziative imprenditoriali; di guisa che tali iniziative devono essere richiamate dallo esterno, « con intensa opera di convinci,mento >>nei confronti di im·prenditori privati - nazionali, e, nel quadro del Mercato Comune, eu~opei - tante conferenza-stampa, si è lasciato sfuggire affern1azioni simili a quelle dell'on.leDosi. Auguriamoci che si tratti soltanto di una superficiale - e non perciò meno condannevo1'e - affermazione tattica, elettoralistica. ( 12 ) GANDOLFODoMINicI: cit. ( 13 ) ARISTIDEGuNNEL½A: Il MEC e la Sicilia, << Bollettino Sicindustria », a. VIII, n. 9, 1 ° maggio 1958. . [28] Bibloteca Gino Bianco
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