3) a intervenire in vari modi al fine di superare le strozzature, gli 1 squilibri e le sperequazioni che lo sviluppo inevitabilmente porta con sé. Alcune considerazioni su ciascuno di questi aspetti possono perciò · ~ervire a giudicare, da un lato, ciò che è vivo e ciò che è morto nella politica agraria attualmente in corso e, dall'altro, le dimensioni e i caratteri dello sforzo che siamo chiamati a ~oste.nere. Per quanto riguarda il primo punto è certo che anche in avvenire lo -sviluppo dell'agricoltura potrà e dovrà essere accelerato e integrato me- .diante la realizzazione di programmi di pub·blici investimenti. Questi, tuttavia, dovranno risultare coerenti con le ·prospettive di sviluppo e troveranno giustificazione solo se destinati alla vaiirizzazione di terre ad alta :Suscettività produttiva o se limitati altrove ad interventi unitariamente mo- .desti e non rigidi. Non possiamo onestamente dire che la politica attualmente in corso • • • • • • .sia stata sempre 1sp1rata a questi cr1ter1. Nel campo della bonifica tale impostazione dovrebbe comportare l'abbandono o la revisione dei progetti relativi a zone di modesto avvenire, il rapido completamento dei progetti irrigui o comunque suscettibili di notevoli sviluppi e in questi la immediata risoluzione, finora mancata, dei problemi finanziari e organizzativi della trasformazione fondiaria privata. Nel campo della riforma agraria 'bisognerà avere il coraggio di una -sistemazione realistica e poco costosa di quel che è stato realizzato o avviato e, nello stesso tempo, di usare una parte dei mezzi e delle attrezzature disponibili ai fini di quella politica di assistenza ai contadini e di riordinamento fon diario della quale diremo in seguito. Con riferimento alla politica della montagna e della conservazione del suolo, la legge approvata nel 1952 appare di pesante e costosa applicazione ed ispirata ad una previsione troppo mite dello spopolamento montano. Occorre, quindi, rivedere anche in questo campo, con criteri di rigorosa parsimonia, i programmi e le tecniche, in modo da ridurne i costi unitari e generali. Analoghe considerazioni dovre·bbero essere fatte in relazione ai programmi di costruzioni stradali, di impianti acquedottistici e così via. Si -t~atta ovviamente di una revisione non facile, che richiederà molto -studio e senso di equilibrio. Anche dove le prospettive di un futuro avvenire sono mo·deste si dovrà, infatti, non tanto ab'bando,nare a se stessi dei [17] · Bibloteca Gino Bianco ~·- ti
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