Tutto questo complesso di collegamenti, oggi inesistenti o in condizioni primordiali, può venire realizzato solo attraverso l' « Autostrada del Sole '> con l'adozione per il tratto Firenze - Roma del tracciato umbrosabino. Questo solo infatti consente di realizzare nella sua integrità l'imponente raggiera di collegamenti sopra elencati, servendo in pari misura i traffici delle regioni tirreniche e di quelle adriatiche, dall'Abruzzo alla Romagna al Veneto. La maggiore percorrenza, limitata secondo le più recenti notizie a meno di sei chilometri, e la 1naggiore spesa di circa un miliardo e mezzo, risulterebbero ampiamente compensati s11 un piano generale dalla possibilità di far servire il tronco da Roma a Marsciano, per circa 120 km., ancl1e quale primo tratto della congiungente diretta Roma-Ravenna-Venezia. Si tenga presente a tale proposito che nella mole di nuovi problemi creati anche in campo autostradale dalla formazione del Mercato Comune Europeo, la congiungente diretta tra Roma e il Veneto, da cui si diramano (e ancor più si dirameranno nel futuro) le vie di comunicazione con l'Et1ropa nord-orientale e balcanica, è destinata ad assumere importanza uguale, se non addirittura maggiore, a quella della congiungente Roma-Milano. Sono infatti i paesi orientali quelli che rispetto all'economia italiana intrattengono rapporti che potrebbero imboccare una fase di espansione. In campo più strettamente nazionale, poi, il progetto umbro-sabino permetterebbe l'inserimento di ben 10 provincie nel raggio di utilizzazione dell'autostrada; mentre dal punto di vista della gestione autostradale la. maggior spesa sarebbe coperta ad usura dai maggiori introiti di traffico, che soli potrebbero far raggiungere il livello della convenienza economica alla costruzione del tratto Firenze-Roma. I vantaggi infine che ne verrebbero agli abruzzesi, i quali effettivamente attendono da anni che venga migliorata la viabilità della regione, non si limiterebbero ad un rilevante accorciamento della distanza con Rorr1a (l'innesto nell'autostrada a Rieti, conse11tirebbe di ridurre della metà i 90 km. tortuosi che attualmente separano quest'ultima città dalla capitale) ma sarebbe la premessa di quella grande arteria Roma-Rieti-Aquila-TeramoGiulianova, che è nei voti secolari degli abruzzesi. MARIO ARPEA Il Convegno di studi gramsciani: gli· aspetti politici La numerosa frequenza, già divenuta consuetudine, delle manifestazioini culturali del PCI era stata troncata dopo che, nel 1956, il mondo comunista si trovò in piena crisi; ricompostisi gli elementi di una iniziativa non sol- [43] Bibloteca Gino Bianco
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