autonomi, è altrettanto vero che la tradizione democratica del partito va oltre ogni patto di unità d'azione e costituisce richiamo non vano al militante. Per il quale, quindi, non si pose alcun problema di scelta paragonabile a quello dei comunisti, nel senso che non fu mai in discussione l'appartenenza al partito. Al fondo della crisi, per l'ex comunista deciso a continuare nell'azione politica, v'è la necessità di cercare sedi più adatte; il socialista, invece, ritrova il proprio partito, con la sensazione, a un tempo, che gli sono restituite originali ed intatte capacità di iniziativa. Quando, però, la possibilità meramente effettuale di evitare una scelta da cui dipenda la permanenza in un partito viene confusa con la possibilità di evitare, tout court, delle scelte - e si confida molto più nelle dichiarazioni che nelle opere -, allora non possono destar meraviglia le confusioni che si manifestano nell'azione politica e, a maggior ragione, quelle che determinano severi giudiz1 sui risultati dell'attività culturale. Non staremo a ripetere l'invito agli studi tante volte ripetuto ai socialisti da altri e da loro stessi. Ormai non ha più senso insistere su di un tema che, da qualche parte, ha trovato convinti e sfortunati espositori e, da qualche altra, è servito a darsi una patina di spregiudicatezza e di modernità, insistendo in mediocri discorsi sul metodo ed evitando co.n cura l'inizio di serie elaborazioni. Questa volta la richiesta di un rinnovamento culturale del socialismo italiano, capace di preparare un avveduto successo politico, non è venuta da un gruppo di intelligenze troppo attente. al respiro europeo della storia politica perchè non si rimproverasse l'astrattezza delle loro proposte, confrontate alla realtà italiana senza alcuna volontà o capacità di intenderle veramente: per usare un linguaggio corrente, questa volta la richiesta è venuta. dalle cose; e ad esse i socialisti non potranno opporre la sprezzante risposta che tante volte opposero a quelle intelligenze, di essere disarmate per quel che riguarda masse organizzate e voti raccolti, se alla lunga quelle masse sono state così mal dirette e quei voti tanto male amministrati che oggi, sia pure con le riserve della tattica, si fa posto all'autocritica o ci si affida alle ,giustificazioni di un troppo astuto e dozzinale storicismo. Abbiamo già rilevato, però, che non manca chi fa mostra di accettare la lezione delle cose e la traduce nella ricordata esigenza di tipo istituzionale, aggiungendo che la ricerca non va intesa come interessante uno o (23] ·Bibloteca Gino Bianco
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