della crisi della sinistra operaia e marxista è un irrigidimento della dottrina, ed un suo travisamento ai fini della prassi, proprio e solo da un nuovo tipo di lavoro culturale vanno poste le premesse su cui fondare le nuove e più idonee soluzioni politiche. L'autonomia e la libertà delle istituzioni, in altri termini, non sottintendono una tradizionale istanza garantistica, ma la scelta di una nuova via della stessa attività politica: si cerca di inverare profondamente il senso del marxismo come guida per l'azione e, per venire ad immediati obiettivi, si indica lo strumento che solo può permettere l'eliminazione di quanto di negativo e di invecchiato permane nelle strutture del PSI. Legata alle medesime ragioni, la vicenda degli intellettuali socialisti si è, dunque, venuta svolgendo in modo abbastanza diverso da quella che ha condotto tanti militanti fuori dal PCI. È certo che negli atteggiamenti di questi ultimi è prevalente una esigenza libertaria, spiegabil~ solo quando si consideri che la sua sostanza è nel duro paragone a cui sono venuti la dottrina comunista e i princìpi della civiltà liberale: così che, più di ogni profilo organizzativo, è apparsa rilevante la mancanza di garanzie della libertà. Posizione, questa, il cui fondamento non è riducibile alle contraddizioni del sistema comunista: come l'adesione, anche l'abbandono del PCI da parte di questi intellettuali appartiene ad una crisi della coscienza laica e liberale - e lo si può avvertire da segni talora appena percettibili dietro la facciata di una ostinata, e spesso contraddittoria, ortodossia marxista - di quella coscienza liberale che, proprio perchè espressione di esigenze non caduche, non può non essere travagliata tutte le volte che si tratta di trovare il giusto contemperamento con situazioni ed opportunità nuove e diverse. Da ciò la necessità di scegliere tra l'appartenenza al PCI e la fine della milizia in quel partito, necessità che sola ha permesso a quella crisi di intellettuali di divenire fatto politico e di non rimanere dato della coscienza inquieta ed insoddisfatta. Agli intellettuali si è così potuto guardare in maniera inconsueta; non sÒltanto per registrarne l'atteggiamento e saggiarne l'acutezza del commento, ma come a coloro che, per la natura stessa degli strumenti adoperati, rendono più estrema e significante ogni manifestazione sia di rivolta che di -conformismo. Ai socialisti si offrivano condizioni per diversi sviluppi. Se il PSI trova nella lunga soggezione ai comunisti le ragioni delle resistenze af tentativi r221 Bibloteca Gino Bianco
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