Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

sima ragione che il terreno non riesce a sopportare un carico eccessivo. Nel rafforzare le attuali arginature della sacca di Scardovari e quelle perimetrali delle valli, il fenomeno è apparso di tutta evidenza. Durante i lavori di sopraelevazione dell'arginatura antistante la zona di Scardovari, il carico è stato effettuato quattro o cinque volte fino alla quota di progetto e, ciò nonostante, questa è rimasta irraggiungibile e ci si è dovuti accontentare di restare venti centimetri circa al di sotto di essa. È soltanto un'esperienza, ma indicativa della sit11azione che si tratta di affrontare e con la quale i tecnici sono costretti a fare i conti giorno • per giorno. La soluzione, dunque, non può esser questa, di seguitare a gettare ogni tanto, o magari continuamente, terra sugli argini per settantacinque chilometri. La soluzione è un'altra, e, almeno a guardare la carta topografica, appare di una semplicità sconcertante. Si tratta di chiudere la sacca di Scardovar~, con una interclusione a mare, in corrispondenza della strozzatura fra Bottonera e Scardovari, là dove i fondali presentano la minore profondità. In cambio degli attuali settantacinque chilometri di argini la sicurezza dell'isola della Donzella si affiderebbe ad una diga lunga appena quattro chilometri. Per questa soluzione si sono pronunziati non solo tutti i tecnici, rna anche tutta la popolazione del Comune di Porto Tolle. Gli ordini del giorno presentati al Consiglio comunale di Porto Tolle, nella seduta straordinaria del 25 novembre 1957, dalla Democrazia Cristiana, dal Partito Socialista e dal Partito Comunista differiscono forse nel tono e in più di un particolare, ma su questo punto sono univoci. << Per eliminare il pericolo delle successive mareggiate su tutto il territorio del Comune si dia inizio agli opportuni e inderogabili lavori di difesa dal mare e in particolare - sono i democristiani che parlano - alla costruzione di una diga sulla sacca di Scar,dovari per garantire la sicurezza del cornprensorio dell'isola della Donzella>>. E gli ordini del giorno socialista e comunista, fusi poi in un solo testo approvato dalla maggioranza, portano al primo posto la richiesta della chiusura della sacca di Scardovari, << fonte di continuo pericolo per due terzi del territorio del nostro Comune >>. [84] Bibloteca Gino Bianco

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