Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

se». Il problema dell'orientamento degli investimenti diventa quindi il problema fondamentale della politica economica italiana e i Governi dovranno impegnarsi in questo senso « in modo più diretto che nel passato». Inoltre, dopo aver affermato l1 efJ:genza di una politica economica ,italiana capace di orientare gli investimenti nazionali· seco.ndo le opportune priorità, il rapporto del prof. Saraceno afferma la necessità di richiamare sul Mezzogiorno, attraverso adeguati incenti.vi, l'attenzi'one << di operatori di altri Paesi del MEC che dispongono di forti possibilità di espan'tSione,ma di limi·- tate risorse di manodopera»; e aggi·u1ige che, « se una direttiva di tal genere sarà coronata da successo, il Mercato Comune potrà diventare un fat-- tore di grande rilievo per la soluzione del problema meridionale». Qui dunque risulterebbe che, a determinate condizioni· di politica economica, il rapporto fra integraz1:one europea e industrializzazione del Mezzogiorno non si pone in termini di confiitto; ma anzi che la pri·ma può essere << fattore di grande rilievo » per la rea/,izzazione della seconda e che la Banca degli Investimenti può efficacemente concorrere a orientare verso il Mezzogiorno gli operatori degli altri Paesi del MEC << che dispongono di forti possibilità di espansione»; così come il fondo europeo per la manodopera lascia d'altra parte « prevedere effetti favorevoli del Mercato Comune nei termini di una intensificazione e stabilizza:mone delle correnti . migratorie, con alleggerimento· della pressione esercitata· all'interno del- !' offerta di lavoro ». Si tratta cioè della doppia prospettiva che de1·ivadal fatto che il Mezzogiorno rappreisenta oggi << l'unica considerevole riserva di manodopera inittilizzata >>:prospettiva d' emi graziane di questa manodopera verso i Paesi transa/,pini e prospettiva di emigrazione dei capitali europei verso il Mezzogiorno. A proposito di quest'ultima, è pure da ricordare quello che si è letto tJel rapporto dell'OECE della primavera scorsa, perchè si tratta di considera~ioni che valgono a confermare la .possibilità che la «direttiva>> indicata dal prof. Saraceno possa e.,ssere << coronata da successo>>.In quel rapporto·, "infatti, constatata la deficienza di manodopera che si è manifestata nei Paesi di piena occupazione, si faceva esplicito riferimento all' eJigenza di impostare una politica che potesse efficacemente << favorire l'impianto di nuove fabbriche in quelle regioni nelle quali la popolazione agricola è in eccedenza »; e questo perchè, << fra gli altri vantaggi accessori, una politica Bibloteca Gino Bi neo

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