costituito senza dubbio dal fenomeno dell'accaparramento dei gruppi e delle fazioni locali da parte dei partiti di massa, in concorrenza con i gruppi nittiani e realiani. In una consultazione amministrativa, è noto, sugli orientamenti politici generali prevalgono spesso gli interessi delle consorterie e delle fazioni paesane; il gioco delle clientele è più scoperto. I grossi partiti, nel '46, alla ricerca di un successo che potesse influire psicologicamente sul1' elettorato in vista delle fu tu.re battaglie politiche, non si fanno scrupolo di convogliare nelle proprie liste queste consorterie e molti dei personaggi più discussi del recente passato. In molti casi i simboli di partito assunti dalle liste non sono altro che etichette prese in prestito all'ultimo mqmento con la compiacente complicità delle segreterie. Il quadro che ne risulta rispecchia solo approssimativamente la reale dislocazione delle forze politiche: molte posizioni che sembrano assicurate da un partito o da un raggruppamento in queste elezioni, si rovesceranno completamente alla prossima prova. Ed è fenomeno normale in un ambiente che resterà per molto tempo irretito nei vecchi schemi clientelistici e trasformistici. I grossi partiti tuttavia si assicurano, con questo gioco, da cui in Basilicata come in tutto il Mezzogiorno restano fuori le moderne correnti di opinione, un grosso vantaggio, e consolidano le posizioni di preminenza già delineatesi nella fase di organizzazione e di propaganda che ha preceduto le elezioni. Passando all'esame delle liste e dei risultati delle << amministrative » dei due turni, nei vari comuni, abbiamo, per la provincia di Potenza, la • • s1tuaz1one seguente: La Democrazia Cristiana si presenta da sola, o con << indipendenti>> sotto simbolo democristiano, e conquista la maggioranza in 18 comuni: Abriola, Banzi, Calvello, Campomaggiore, Carbone, Casalnuovo, Castelsaraceno, Episcopia, Lagonegro, Maschito, Qppido Lucano, Pescopagano, Pietragalla, Ruvo del Monte, Sasso di Castalda, Pietrapertosa, Viggiano, Potenza. Conquista altresì la maggioranza mediante liste di blocco con altri partiti democratici, in altri 13 comuni: Acerenza, Albano di Lucania, Castronuovo S. Andrea, Francavilla sul Sinni, Laurenzana, Maratea, Montemilone, Nemoli, Rivello, Roccanova, S. Chirico Nuovo, Senise, Trçcchina. I socialcomunisti prevalgono con liste proprie in 16 comuni: Atella, Brienza, Cersosimo, Latronico, Lavello, Marsiconuovo, Noepoli, Pignola, [67] Bibloteca Gino Bianco · ..
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