Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

Fin qui siamo però sempre in un ambito in certo modo scolastico. Non lo siamo più quando i concorsi vengono banditi dagli uffici-propaganda delle industrie,' o da ditte cDmmerciali. A questo proposito riportiamo letteralmente, dall'elenco del cc Notiziario U .G.I.S.S. », la notizia me• ravigliosa dei seguenti concorsi: Premio « Motta ». Possono parteciparvi tutti gli alunni delle scuole elementari purché sul disegno venga incollata la fascia dell'incarto del « Mattino ». Premiazione alla presenza delle autorità.,· - Concorso « Igiene nell'alimentazione » sul valore nutritivo di una nota carne in scatola (circ. 1\tf.in. P.l. 103 R dell'S gennaio 1957), riservato alle scuole elementari. Qui siamo di fronte a pura e semplice propaganda commerciale, fatta nelle scuole sotto la vernice di un concorso « tra i più bravi ». Attendiamo ora che la Venchi Unica, la Palmolive, l'Antonetto, l'Eldorado, la Carpa110, la Buton ecc. partano alla rincorsa, chiedendo a loro yolta che i ragazzi siano invitati a svolgere temi sulla virtù benefica della cioccolata, di u11 certo dentifricio, dell'euchessina ecc. Pure propaganda, sebbene fatta in for~ ma più dignitosa, quella dell'Alemagna, la quale ottenne (circ. Provv. di Milano, 15 marzo 1957) che nelle scuole della metropoli lombarda avesse luogo il concorso per il cc Premio Ale1nagna », da assegnarsi al primo alunno per merito di ogni IV e V classe elementare; « Il Nuovo Notiziario», diffuso in tutte le scuole, p11bblicò poi le lettere di ringraziamento e di elogio del prodotto. Fin qui l'elenco del « Notiziario U.G.I.S.S. ». l\lia a questi concorsidisturbo altri e più frequenti disturbi devono essere messi in conto. Da qualche tempo associazioni di vario ge11ere fanno pres5ioni sul ]\,finistero perché il tale o il talaltro personaggio storico, il tale o il talaltro avvenimento o cc giornata » siano commemorati nelle scuole. Sicché ad ogni pié sospinto arrivano circolari cl1e invitano i professori (per lo più l'insegnante di italiano o di storia) a « ricordare brevemente » ai giovani questo o quel fatto, o personaggio. Con scolaresche di 35-40 allievi, con un enorme programma da svolgere, con i compiti in classe e le interrogazioni da effettuare, il professore o il maestro è costretto a sottrarre ancora altro tempo al poco di cui dispone, per parlare magari ,di personaggi (come la madre di Mazzini, che si d·ovette commemorare per richiesta di un'associazione, nella scorsa primavera) che non si possono convenientemente illustrare se già gli allievi non conoscono il periodo storico in cui vissero; perciò, assai sovente, queste celebrazioni non hanno alcun effetto educativo né culturale. Si dà infine il caso che certe cc manifestazioni », buo,ne per un certo ordine di scuole, per allievi di una certa età, siano indiscriminatamente [43] Bibloteca Gino Bianco

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