Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

di salvare la funzione normativa dei loro studi assumendo come norma un uso artificiosamente cristallizzato e in sostanza fittizio, o, abbanqonata ogni velleità normativa, imprimere un carattere più decisamente storico alle loro ricerche. Se sceglieranno questa seconda soluzione, che è indubbiamente la migliore, non si vede però come essi potranno continuare a ignorare e a trascurare i metodi di accertamento e di giustificazione filologica propri tradizionalmente della linguis~ica storica. Finchè tale dilemma non verrà risolto, gli scritti degli analisti serberanno inevitabilmente un carattere ambiguo : le descrizioni di particolari forme linguistiche, elementi lessicali o usi sintattici, prive di ogni garanzia metodica, rischieranno di essere insufficienti ed affrettate e non potranno costituire il fondamento non soltanto di una norma, ma di una qualunque consapevole scelta stilistica. Ciò si vede bene negli scritti che Pietro Rossi ha dedicato sia alla caratterizzazione del linguaggio storiografico sia allo studio di alcuni termini come cc cultura >> e e< civiltà >> ( 15 ). c) La logica simbolica. Naturalmente agli stessi analisti non sono sfuggite le difficoltà insite nel loro lavoro: già in molti analisti inglesi e negli ultimi scritti della personalità più geniale dell'intero movimento analitico, il Wittgenstein, circola l'idea che gli studi d'analisi del linguaggio, così come oggi vengono compiuti, siano solo l'embrione, il 1.Jrimo incerto passo, di una futura scienza del linguaggio. Ma altri studiosi, che pure si muovono nell'ambito generale della filosofia analitica, partendo da queste stesse considerazioni, tentano di determinare una norma per il discorso filosofico e scienti.fico mediante la costruzione d'una ( 15 ) P. Rossi, Presupposti per l'analisi del linguaggio storiografico (Relazione iutrod. al Conv. di studio sull'analisi del linguaggio storiografico, Torino, 12-13 giugno 1955), « Riv. di Filos. >>, XL VII (1956), I, pp. 22-36,2, pp. 165-77; lo., <<Cultura>> e << Civiltà >> come modelli descritti.vi (Relaz. introd. al Conv. di studio sull'analisi dei significati di <<Cultura>>e <<Civiltà n nella storiografia e negli studi sociologicoantropologici conten1poranei, Torino, 9-10 giugno 1957), ivi XLVIII (1957), 3, pp. 274-297. Occorre però notare che gli studi del Rossi superano uno dei limiti deif analisi di tipo inglese in quanto sono consapevoli che l'analisi del ling uaggio storiografico va condotta, come si dice a p. 176 del primo art., in relazione allo studio della disciplina della ricerca storica ed ai problemi interni che essa presenta. [30] .. Bibloteca Gino Bianco

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