continuo aumento, bensì al fatto che ogni anno si iscrive all'Ufficio di Collocamento un numero di lavoratori superiore a quello che può essere assorbito dalle normali attività locali. In altri termini, vi è una tendenza da parte dei lavoratori, già notata in altre località del Mezzogiorno, a cercare un'occu•pazione diversa da quella avuta finora, in .quanto questa, generalmente di ·bracciantato agricolo, era precaria e di tono inferi ore. In realtà questi lavoratori erano disoccupati, o quasi, già prima; però non risultavano tali, non essendo iscritti nelle relative liste ,di collocamento. Con il loro passaggio ad altre attività si pone in evidenza il fenomeno della disoccupazione finora latente, e poichè questo afflusso di lavoratori da altre precarie attività subisce ogni anno un incremento superiore alle possibilità di assorbimento della mano d'opera offerta, si ha un aumento del num·ero di disoccupati. Si •comprende così chiaramente anche il perchè del continuo aumento del numero degli iscritti all'Ufficio di Collocamento. Un altro indice è quello datoci dalle somme erogate per l'assistenza. I dati del 1956 sono i seguenti: E. C. A. . . . . . • • • & • • • . L. 1.510.000 Assistenza ai pescatori . . . . . . . . Li. 480.000 Assistenza ai danneggiati ,dalla neve . . . L. 200.000 Va notato che le somme erogate, che ammontano a ,ben L. 2.190.000, sono di gran lunga superiori a quelle degli anni precedenti, le quali si aggiravano sempre sul milione; per una significativa coincidenza, nell'anno 1956 si è avuta una consultazione elettorale ... oltre che l'inverno inclemente. · I consum1i. - Molto indicativi sono i dati sul consumo della carne: ci risulta che vengono macellati a Maratea dai ,due ai tre vitelli per settimana, circa venti castrati ed un numero vario di suini, esclusivamente nei mesi invernali ed autunnali. Il volume di carni macellate ammonta, quindi, a circa 680 ql. all'anno (135 ql. di bovini, 185 ql. di ovini e caprini, 310 ql. di suini); abbiamo cioè una media per abitante di circa 13 kg. annui, quasi i due terzi della media nazionale. Va tenuto presente, però, e ciò ad evitare una errata interpretazione ,dei dati, che questa carne è in parte utilizzata per le forniture all'Istituto de Pino (convitto femminile), all'Ospedale, e spesso all'albergo Jolly di Praia a Mare. [106] Bibloteca Gino Bianco
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