Nord e Sud - anno IV - n. 37 - dicembre 1957

si è sp.ostatadalla Centrale di N,apoli ai Consorzi di Castella1Ìlffiare controllati dai camorristi; allo stesso modo, il mercato delle carni riceve da Nol:i l'imp,ronta fondamentale della camorra. Quella dei mediatori costituisce una categoria che, economicamente, non ha ragione di esistere. Il macellaio di Napoli - se gliene vien data la concreta possibilità - sa acquistare - e, se non lo sa fare, può agevolmente impararlo con suo grande profitto - le carni a peso vivo diretta- ·mente dai produttori; nulla richiede concretamente l'intervento di un «mediatore» il quale faccia da ponte tra l'allevatore ed il macellaio. Ma è appunto questa inabilità della sua ·funzione che fa sentire al mediatore la necessità di im,porsi coi mezzi della malavita; ed è quest'esigenza, che costringe il mer1 cato del bestiame - il campo d'azione dei mediatori -:- in una località in cui la ferrea legge della camorra e dell'omertà possa attuarsi al di fuori di ogni sospetto o azione delle forze dell'ordine. Il controllo della ·malavita in questo campo è ormai definitivo. Le lotte ed i delitti che sono collegati al mondo delle carni non si svolgono mai tra esercenti e mediatori, ma sempre nell'ambito stesso di quest'ultima categoria; e sono per lo più lotte all'ultimo sangue, volte ad affermare la vittoria ed il controllo dell'una o dell'altra banda di delinquenti. ,: . Come se non bastasse l'incidenza che questi mediatori comportano _ sulle spese pagate dagli esercenti, un mercato del bestiame così distante dal capoluogo ha causato un'altra dannosa conseguenza: si è creata cioè un' al- , tra consorteria, formata da un gruppetto. di esercenti più potenti e più pratici nella contrattazione del bestiame vivo. Sono sempre costoro che si recano a Nola ad acquistare il bestiame; e sono sempre gli stessi che lo trasportano a Napoli agli altri esercenti, ad un p_rezzo maggiorato dalle per•centuali loro spettanti. Purtroppo, chi volesse spezzare una lancia a favore del ritorno a Napoli del mercato del bestiame, da attuarsi con provvedimenti più o meno amministrativi, dimostrereb·bero soltanto di mancare in ,modo assoluto di senso realistico. La situazione è trop•po radicata perchè sia possibile pensare ad estirparla, senza ricorrere a mezzi estremi. Il fenomeno del mercato di Nola scandalosamente controllato da quella malavita è pertanto un fatto che richiederebbe di essere affrontato nei più ampi termini di una lotta a fondo contro la camorra. Esso d'altronde spiega solo in parte il fenomeno degli alti prezzi. f821 Bibloteca Gino Bianco

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