Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

vedere uno dei fattori più rilevanti della stagnazione delle campagne frai1.. cesi: l'invecchiamento degli uomini, delle tecniche e dell'equipaggiamento agricolo ..Il parco di trattori, pur essendo enormemente aumentato in questo secondo dopoguerra, resta di molto inferiore alle necessità di un'agricoltura moderna; l'educazione agricola risulta quasi inesistente, se posta in paragone con quella di altri Paesi più progrediti (solo il 7% dei giovani agricoltori ricevono un i~segnamento agricolo post-scolastico, contro 1'800/4 i1ì Svizzera}; l'assistenza tecnica è assai scarsa (un consulente per ottomila agricoltori, contro uno per cinquecento negli Stati Uniti). Il Rapporto per il 1952 della Commissione Economica per l'Europa di Ginevra prevedeva, infatti, come una necessità primordiale per lo sviluppo della produzione una radicale razionalizzazione dell'agricoltura francese, una coraggiosa modernizzazione delle tecniche di sfruttamento. Naturalmente questa non è una questione che interessi solo il settore agricolo dell'economia francese: nella misura i11cui processi del genere prevedono il trasferimento massiccio nell'industria non solo dei salariati agricoli ma anche dei piccoli proprietari, il proble1na interessa tutta la vita economica e sociale del Paese. In Francia - come altrove, in Europa e ft1ori d'Europa - non solo non resistono più le vecchie tecniche..,ma sono sorpassate anche le vecchie strutture sociali (:he sono sulla terra: la piccola proprietà che non porti una parte abbastanza rilevante della sua produzione al mercato è antieconomica, come è antieco11omicala chiusura autarchica al posto di una intelligente ripartizione delle .-- colture. Nè resistono meglio gli atteggiamenti deteriori della mentalità contadina, lo spirito grettamente proprietario, il rifiuto della civiltà moderna, che ancora sono tratti dominanti di molta parte della provincia francese. Un altro fattore assai importante della crisi agricola francese va ricercato nell'inefficiente organizzazio11e del mercato interno: questa è un'altra triste eredità della III Repub,blica e soprattutto del regime di Vichy, il cui corporativismo ha deteriorato definitivamente il meccanismo della distrib11zione, creando col suo protezionismo l'ob·bligatorietà di certi intermediari e ponendo in essere così una incrostazione parassitaria che i governi dal '44 in poi non sono riusciti a spezzare. Un solo esempio può bastare ad illu- ~trare questo stato di fatto: un ribasso del 20-40% sui prezzi all'ingrosso del bestiame jn piedi non ha prodotto alcun rilevante ribasso del prezzo della . . carne al dettaglio; analogamente per altri prodotti alimentari. V'è nel mec- [92] BiblotecaGino Bianco

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