Nord e Sud - anno IV - n. 36 - novembre 1957

egoismo, sul marito e sui figli, diventava assai più limitata delle pur meno istruite sue antenate dell'epoca feudale e patriarcale. E alla limitazione dell'orizzonte spirituale ne corrispondeva una di ordine materiale. Non c'era più da tener compagnia a vecchie nonne, non da sopportare capricci di zie zitelle, ma non c'era nemmeno più nessuno con cui alternare le responsa- - bilità e le fatiche della casa, le quali, concentrandosi su di una persona, le toglievano veramente la libertà. E allo stesso modo, se la famiglia di tipo patriarcale sopportava l'intrusione dei vicini e conoscenti, e il pettegolezzo, ma con ciò permetteva più aperto rapporto di solidarietà e di scambio, la famiglia moderna, chiusa nel suo culto del privato, in una difesa dell'intimità ch'era anche paura del mondo esterno, non aveva più che rapporti so.. ciali assai esterni e formali, i quali rappresentavano un'aggiunta allo sforzo e alla fatica quotidiana più che non una distensione e un ricambio. A questo motivo di limitazione dell'orizzonte domestico, con conseguente riduzione della libertà della donna di casa, che veniva così inchiodata al suo posto come un caporale, quando non fosse venuto il momento, non senza malinconia, di andare, cresciuti ormai i figli, in pensione - a questo motivo se ne lega un altro, che è quello del vecchio concetto, divenuto ormai pregiudizio borghese, del decoro. Pregiudizio che negli altri paesi è pressochè scomparso, ma non veramente superato, e che in Italia può dirsi . addirittura ancora in pieno fiore. Il costume della donna borghese ottocentesca - l'origine è ormai così lontana che tendiamo a dimenticarcelo - è nato sotto il segno di una inibi- \ zione nei confronti della donna dell'aristocrazia ch'essa aveva spodestato. Essa si è perciò affaticata a conquistarne - il che voleva dire nella maggior parte dei casi, ossia in condizioni economiche modeste, di simularne - i privilegi: con uno sforzo che sino alla prima grande guerra poteva avere il suo senso e la sua produttività, poichè portava appunto ad elevare il tenore medio di decoro, ma che negli ultimi trent'anni almeno è andato diventando sempre più improduttivo, sempre più inadeguato alle condizioni della vita moderna. Sia nell'arredamento che nelle convenzioni del vestire, in tutto ciò che era apparenza - e si sa come da noi la comodità si confonde e sostituisca coll'apparenza - essa ha tentato di mantenere il più possibile in vita tutto ciò che era complicato e voluttuario. Oggi ci siamo dimenticati il tipo di casa •chenel primo novecento costituiva l'aspirazione più alta della [87] Bibloteca Gino Bianco

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