Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

. la successione ad A-uriol, laddove tutti i moderati avevano insistito con ostinazione sull'indipendente Laniel, Presidente del Consiglio in ,carica. Nè per molte votazioni - appoggiando i comunisti e una parte dei radicali il can- · didato socialista e il Mouvement Républicaiti Po·pulaire Laniel - sembrò potersi giungere ad una soluzione: e giova avvertire su•bitoche nell'elezione per la suprema magistratura della Repub.blica una grave questione di politica estera contribuiva ad esacerbare gli animi e ad irrigidire le posizioni, la questione della Comunità Europea di Difesa. Il Naegelen non sarebbe certamente riuscito sgradito ai cattolici e al gruppo dei radicali che si considerava di centro assai più che di centro-sinistra se non fosse stato un notorio avver-· sario della C.E.D., e più ancora se i deputati comunisti non avessero detto chiaramente che essi avrebbero appoggiato la candidatura di lui appunto per questa ragione che tenevano determinante. E gli uomini politici che avevano da più anni la direzione della politica estera, e si potrebbe dire di tutta la politica fran,cese, temevano di dover fare col nuovo presidente un'esperienza analoga a quella che avevano fatta con Vincent Auriol, la cui risoluta avversione all'integrazione europea Ii aveva messi in serie difficoltà. A questa considerazione, che primeggiava nell'i,mmediato contrasto politico che si nascon1 deva dietro le elezioni, se ne aggiu.ngeva, ·per alcuni settori della classe parlamentare francese, per quei settori cioè che si potrebbero chiamare della destra economica, un'altra, magari neppure cosciente, ma tuttavia forte e viva: il desiderio di dare scacco alla IV Repubblica: la prese11zadi un socialista alla più alta magistratura dello Stato era il simbolo di un passato recente e che si considerava o si voleva ormai tutto revoluto. Sul piano immediatamente politico la rivincita c'era già stata nel 1952 con la designazione di Antoine Pinay alla Presidenza ,del Consiglio: allora, per la prima volta dopo il 1944, un uomo restato estraneo al 1novimento della Resistenza e che anzi aveva avuto qualche responsabilità amministrativa negli anni dell'occupazione aveva assunto la direzione della politica fran,cese. E dietro di lui, homo novus almeno in apparenza, s'era prontamente schierata tutta la vecchia classe dirigente, il personale politico della III R:epubblica, tornato più numeroso all'Assemblea Nazionale con le elezioni del 1951: u11 allinçamento politico che aveva una sua prof onda ragione storica, che va sempre tenuta presente da chi voglia inte11dere le recenti vicende francesi fuori dei superficiali massimalismi verbali. [92] Bibloteca Gino Bianco

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