valentemente dai dirigenti delle varie attività economiche, cosa nota a chi sia napoletano, ma che non appare chiara alla lettura delle cifre del censimento, in cui ad esempio sotto la voce « industria e artigianato» sono compresi il proprie~rio della fabbrica e il manovale. Un indice della ricchezza di questo quartiere può essere il numero degli <<addetti all'economia domestica » (e·ssenzialmente cameriere) che vi abitano e che costituiscono circa il 10 % sia del totale della popolazione attiva del quartiere sia del totale napoletano degli addetti a tale attività. Altro indice è il numero delle stanze per abitante (vedi sub. 7). Il quartiere Montecalvario comprende gran parte di Via Roma, l'arteria centrale di Napoli e una certa parte dei «quartieri», zona abitata da operai e artigiani, ma anche da un forte numero di pubblici impiegati, circa il 30 % della popolazione lattiva, le cui famiglie sono proprietarie di un appartamento nella zona da quando abitare presso <<Toledo>>era segno di distinzione. Il quartiere Vomero si è andato trasformando da una zona di perif eria in un quartiere di residenza: in certe zone - specie in queille verso Posillipo - va considerato addirittura di lusso; in altre è abitato da pubblici impiegati (6.047, su una popolazione attiva di 23.129), in poche ha conservato il suo carattere popolare. Vi abita anche una forte percentuale degli addetti al credito e all'assicurazione. Indice della sua ricchezz1 a sono il forte numero di cameriere e la situazione edilizia, di gran lunga miglior·e di quella di altri quartieri napoletani. S. Lorenzo è il più popoloso quartiere napoletano. Situato quasi al centro della città, ospita gran parte del ceto artigiano napoletano, dei commessi di negozi, dei gradi inferiori della pubblica amministrazione. S. Giovanni a Teduccio e Secondigliano fanno parte della banlieu industriale napoletana: nel primo si trova la « Cirio » e parecchie industrie meccaniche, chimiche e tessili. A S. Giovanni gli addetti all'industria e all'.artigianato - rappresentati da un vero e proprio proletariato indu• striale - formano i 2/3 della popolazione attiva; a Secondigliano circa la metà. A S. Giovanni infatti le cameriere sono soltanto 89 su una popolazione attiv.a di 9.766 persone. 6. -· Famiglie. - La popolazione napoletana si divide (dati '51) in 222.047 famiglie, con una media di 4,6 persone per famiglia. [83] Bibloteca Gino Bianco
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